sabato 2 dicembre 2017

Renzi a Benevento - ultimo atto.

La cronaca ripresa da una videocamera libera, oscurata dal "Sistema Informativo Pubblico" e dai media locali al servizio del Padrone.
https://www.youtube.com/watch?v=RYFDp9I11jI

martedì 28 novembre 2017



Appello al Garante della
COSTITUZIONE ITALIANA, del CSM e delle FORZE ARMATE

Egregio Sig. Presidente,
se denunzio, borbotto, scrivo e combatto senz'armi e senza tregua contro i mulini a vento, significa che considero il Suo ruolo e non ho perso la fiducia negli uomini di buona volontà.

Se non accuso risposte dalla S.V., dai Ministri, dai Parlamentari, né dal Presidente che ha preceduto il Suo mandato, mi indispettisco, ma non perdo le staffe, le forze, né la speranza che il presente appello giunga a destinazione e produca gli effetti che merita. Ho semplicemente interpretato la parte di un cittadino fedele alla Costituzione, per diritto, per dovere e per passione.

La prego pertanto di ascoltare questo documentario filmato, di leggere l'ultimo esposto/denuncia e di operare con i poteri che Le abbiamo conferito.
Sig. Presidente, "io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono (...)".

Distinti saluti.
attilio.paradiso@libero.it

mercoledì 15 novembre 2017



Lettera aperta all'On.le Carlo Sibilia

La legge non ammette ignoranza, giovanotto! 
Se pagato dal popolo e stipendiato dallo Stato, chi non fa il proprio dovere dentro e fuori casa, insulta il genere diverso e non rispetta le regole d'ingaggio, va espulso e condannato a fare giardinaggio, perchè commette reato.

18 mail indirizzate a te, a Robertino ... e a Luigino, non sono bastate per richiamarvi al dovere di onorare gli impegni assunti coi cittadini, con o senza grilli nella testa. Mi riferisco a quei fanciulloni che, come lo scrivente, vi consegnarono 28 istanze e non hanno più ricevuto soddisfazione, né la ricevuta di ritorno. Quelli che hanno scommesso sulle giovani promesse e hanno giocato al totovaffa senza conoscere i giocatori, ma solo l'allenatore e i vaffa a iosa, che, se non sono bastati a battere gli avversari, non sono valsi a mettere fuori campo nemmeno le mozzarelle.

Se hai dimenticato le tue stesse parole, quando anni fa andavi per la questua lungo il corso di Benevento e sostavi senza cravatta dinanzi all'offertorio di San Bartolomeo, rammento che ogni cittadino è datore di lavoro e voi siete gli operai. Ricordo, infine, che l'anno scorso "Benevento a 5 Stelle" fu colta da una peritonite acuta, più che da una lieve emorragia. Infatti, l'indice di affidabilità dei giallorossi, che pure avevano contribuito a far salire la squadra al primo posto della classifica locale, ebbe un crollo verticale, avendo infiltrato solo du palle contro 31 siluri, subiti pure dai gufi e dalle formazioni civette. E fu così che il direttorio campano regalò a Topolino, la veterana mezzala di SX, l'agio di giocare la finale contro le parrocchie riunite e l'arrugginito, ma imperforabile centrocampista ceppalonese.

Se tale sconfitta non bastò a farvi comprendere ... che ogni datore di lavoro concorre a pagare il vostro stipendio, mentre i nostri figli pagheranno pure il vitalizio, i lisci e i vostri fanciulleschi errori, il seguente filmato mostra (scartando le fotocamere e le faziose cineprese) quanti tifosi sono venuti ad ascoltare la tua lezione sull' Azzardopatia, il giorno dopo i defunti e 18 mesi dopo la batosta.

Quando si sbaglia clamorosamente la partita non è colpa della tifoseria, ma delle scamorze. Quando si perde per 31 a 2, merita gli applausi chi ha vinto, non chi sbuccia le palle, insulta gli avversari, sguarnisce la difesa, non ascolta la Voce del Padrone, stona, picchia sulle baggigge come fossero rullanti, dimentica la parola data e mette in fuga i giovani tifosi, i vecchi bacchettapalle, i curiosi e persino le telecamere di TV7 dallo stadio.

Perciò, prima di partire per la nuova campagna acquisti, clicca qui e ricorda quante volte hai tradito i miei comandamenti, quante occasioni hai mancato, quanti falli hai commesso, quante volte sei stato sbattuto fuori campo,  se hai vinto all'azzardomania o se hai perduto il cestino, il postino, il vestitino e il passeggino.

Carpe diem, giovanotto!
Attilio Paradiso

giovedì 12 ottobre 2017


5 Kg di elementi probatori + 25.000 pagine ipertestuali +150 filmati e più di 20 anni sono occorsi per concludere solo il primo grado di giudizio contro l'ex Sindaco e il Responsabile dell'Ufficio Tecnico di Sant'Angelo a Cupolo (BN). Ad oggi sono vanamente trascorsi 8 anni e 4 mesi dalla prima delle 28 querele e il secondo grado di giudizio ammuffisce presso la Corte d'Appello di Napoli, come la pancetta affumicata di una vecchia scrofa.

Di contro, tutte le querele contro 3 prefetti, magistrati, alti funzionari dello Stato e contro il Sindaco Fabrizio D'Orta,  da 7 anni giocano il pin pong a quattro, tra Procura, uffici del GIP, CSM e Procura Generale di Roma.

Questo è il TG che in meno di 3 minuti riassume la storia che ha dato luogo alle vicende giudiziarie.

Quelli seguenti, invece, sono  i reati denunciati dal 2009 al 2017:
  1. Abuso d'ufficio, per ostruzione di una via pubblica senza delibera, limitazione all'esercizio di attività produttiva, di diritto alla sicurezza e alla libera circolazione (Denunzia del 2009);
  2. Violazione al codice della strada e alle leggi sulla sicurezza pubblica;
  3. Omissione di azione obbligatoria di controllo sul territorio con danni alle persone e all'ambiente;
  4. Omissione di azioni mirate alla rimozione dei pericoli per la pubblica incolumità su via comunale;
  5. Falso in atti di pubblico ufficio del Comune per aver scritto notizie false al Prefetto;
  6. Illecite concessioni edilizie su aree verdi e zone non fabbricabili;
  7. Omissione di pubblico ufficio della Prefettura ai sensi dell'art. 54 del D.Lgs. 267/2000;
  8. Falso in atti di gestione del protocollo informatico della Prefettura;
  9. Falso in atti di gestione del protocollo informatico della Comune di Sant'Angelo a C;
  10. Contraffazione di documenti protetti da segreto istruttorio (Denunzia del 2010);
  11. Omissione di risposta ai sensi della L. 241/90 (Comune, Prefettura e Ministero dell'Interno);
  12. Attività corruttiva finalizzata allo scambio di favori con voti;
  13. Falsa deposizione alle forze dell'ordine, false indicazioni a PM e falsa testimonianza in tribunale;
  14. Corruzione e falso in atti di pubblico ufficio a carico del Prefetto e del Comandante della PS;
  15. Violazioni al C.p.p. e comportamenti illeciti di PM e funzionari della Procura;
  16. Corruzione e occultamento di fatti e notizie politicamente rilevanti durante la campagna elettorale;
  17. Falsificazione Piano Urbanistico Comunale a cura del Sindaco, dell'Assessore ai LLPP, dell'UTC e di altri tecnici privati, nominati e pagati dal Comune (Denunzia del 14.3.2017).
Benevento, 12 ottobre 2017
Attilio Paradiso 
www.vieniescrivipuretu.net 



lunedì 25 settembre 2017

http://www.vieniescrivipuretu.net/gallery/deposito/allegati/2017.03.14-Esposto-denunzia_ProcuratoreCONZO_etc.pdf
     Alla luce dei primi 4 Articoli della Costituzione Italiana, fedelmente riprodotti al seguito, il cittadino ha diritto ad avere un giusto processo, nei limiti temporali previsti dal Codice Penale.
     Se il magistrato ritarda ingiustificatamente l'azione penale e non conclude le indagini nei limiti previsti dal c.p., va punito dal CSM, come ogni altro dipendente dello Stato, perchè ai sensi dell'Art. 3 della Costituzione davanti alla legge il giudice è uguale ad ogni altro altro cittadino.
     Il Ministro della giustizia ha facoltà di promuovere l'azione disciplinare.
     Il Presidente della Repubblica è il garante della Costituzione.
     Se nessuno degli Organi deputati garantisce e tutela il diritto a giusto processo, i colpevoli del ritardo e/o del rifiuto d'ufficio vanno processati, come ogni altro cittadino.
     Detto ciò, si domanda: come può il cittadino avere giustizia e ristoro se il Consiglio Superiore della Magistratura, il Ministro di Giustizia e il Presidente della Repubblica non tutelano i diritti del  cittadino?
     I diritti inviolabili dell'uomo vanno perciò difesi da tutti, perchè il popolo è sovrano.
     Se il popolo non sostiene le cause per i diritti universali dell'uomo attraverso la petizione, la protesta civile e la condivisione della singola persona calpestata, il popolo vale meno di un pezzo di carta stracciata, perchè ha disonorato, sul piano etico, morale e penale, così come quando una persona non soccorre un uomo o un animale ferito.
Se non ti va, lascia stare, chiudi gli occhi, tappa le orecchie e tira a campare.
Se inceve vuoi fare il tuo dovere, devi leggere questo esposto-denuncia, sostenere, informare e confividere, senza scendere in piazza, come lo scrivente sta facendo da 8 anni pure per te.


Attilio Paradiso

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La Costituzione della Repubblica Italiana
PRINCIPI FONDAMENTALI

Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. 
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.