Segnalazioni al Ministro dell'Interno
So che Lei è particolarmente
esperta di occupazioni abusive, perciò sa che una via pubblica può cambiare
destinazione d'uso e può essere dismessa, se non arreca danni ai cittadini, ma
non può essere chiusa arbitrariamente dal Sindaco, se non per motivi di
sicurezza pubblica, che comunque devono essere disposti con una Delibera di Giunta, da pubblicare sul
sito WEB, con manifesti e comunicati
stampa.
Lei certamente sa che la variazione, la dismissione,
il cambio di destinazione e la sdemanializzazione di una via devono
passare per un avviso pubblico e per la notifica ai cittadini che potrebbero
subire danni o limitazioni, ai sensi del Codice Civile e del Codice della
Strada. Poi, trascorsi i termini per eventuali reclami e ricorsi al TAR, la
dismissione (o la chiusura di una strada di "interesse generale" come
nella fattispecie) deve passare per una
delibera di giunta, per la successiva approvazione del Consiglio comunale, quella
della Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e della Regione: atti che
il Comune non ha mai prodotto e che
pertanto non può esibire a sua discolpa
e per le irregolarità commesse dai suoi predecessori.
Ecco perchè
questi fatti ed altri misfatti ancora più gravi sono stati da me
ripetutamente denunziati all'Autorità
Giudiziaria. Ma, dopo 11 anni e numerosissime querele, non solo sono ancora in attesa
degli accertamenti della Procura di Benevento, ma pure che il Prefetto decida
come intende adoperarsi.
Perciò, le
dichiarazioni rese dal Sindaco D'Orta sono frutto di astute scappatoie, di
impavide, ma efficaci menzogne di un esperto geometra, avvezzo a falsificare
atti di qualunque natura, di confondere i magistrati e di corrompere i suoi
dipendenti, fino al punto di essere stato destinatario di numerose ordinanze di
abbattimento, come tecnico e come proprietario esecutore di un fabbricato non
conforme al progetto, nonché capace di mistificare
il Piano Urbanistico Comunale.
Infatti, ha fatto sparire il tratto di strada
ostruita dal muretto dall'aerofotogrammetria allegata al PUC, con la complicità
dell'Avvocato Assessore all'Urbanistica, Responsabile del PUC, e dei tecnici
pagati con 24.000 € di danaro pubblico, per un progetto poi finito in
pattumiera a seguito di innumerevoli reclami dei cittadini, di mio ricorso e di
mia successiva querela, ancora in corso di definizione, ma per la quale il
Procuratore Aggiunto della Repubblica aveva già concluso le indagini
preliminari 3 anni fa.
L'atto
che attesta il vero è la Delibera di Giunta n. 69 del 9/3/1995, di cui più avanti mostro un ritaglio e la mappa.
Con tale
deliberazione, infatti, la Giunta comunale
non autorizza l'ENEL a spianare la strada, a realizzare un piazzale per
parcheggiare la spazzatura del paese, a ostruire la via comunale con un muretto,
né a collocare la cabina elettrica sulla sede stradale, ma autorizza l'ENEL a
collocare la cabina nei 12 m2 della particella n. 362, accanto al
cimitero di Pastene, ove non avrebbe ostacolato il transito degli automezzi.
per ingrandire clicca sulle immagini
Mi auguro che la S.V. si adoperi perchè il
muretto sia demolito, prima di eventuali avvisi di garanzia per i reati di
corruzione, falso e depistaggio che ho contestato al Prefetto Galeone, in modo
che il mio fabbricato possa essere raggiunto con i mezzi da lavoro e perchè i
miei figli lo possano utilizzare per attività produttiva, ovvero per lo scopo
principale per il quale era stato da me progettato e costruito in conformità
alla C.E., per la quale pagai gli oneri di urbanizzazione, non certo per regalare
la strada ai confinanti, per dare la facoltà ai Sindaci di fare ciò che la
Legge vieta e di guadagnare voti in cambio di gratuiti favori.
Benevento, 14 gennaio 2020
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