martedì 29 giugno 2021

 CRIMINI DI STATO. 


Una banda di collusi protetti dal Sindaco, dai Consiglieri comunali e dalla ultra ventennale permissività dell'Ufficio Tecnico di Sant'Angelo a Cupolo ostruisce una strada comunale con alberi, recinzioni e un fabbricato abusivo. Per tali motivi la Ditta Paradiso Arredamenti di Pierro Anna non può raggiungere il nuovo fabbricato con i grandi mezzi di lavoro ed è costretta a cessare l'attività produttiva e la florida Partita IVA.


Attilio Paradiso denunzierà ripetutamente gli Amministratori comunali, i Prefetti e i Magistrati, per l'inerzia, i ritardi, le numerose prescrizioni, gli errori, gli orrori, le falsificazioni, le sparizioni di atti dai fascicoli e per gli squallori processuali. Ma le autorità lo querelano 12 volte, lo sottopongono a vessazioni, arresti, limitazioni di libertà d'espressione, stalking giudiziario e lo rinviano a giudizio, anziché demolire le opere abusive, sciogliere il Consiglio comunale e punire il Sindaco, l'Assessore all'Urbanistica e il Capo dell'Ufficio Tecnico.

Operando in abuso d'ufficio, un vice questore sottopone Attilio ad Accertamento Sanitario Obbligatorio presso il Centro di Igiene Mentale di BN, descrivendolo come "anormale, farneticante, delirante, imprevedibile, aggressivo, disobbediente e riottoso ad ogni forma di regola sociale ". Attilio accetta di farsi analizzare. Cosicché, dopo 3 giorni di controlli specialistici e 350 quiz posti con domande a doppia negazione, è dichiarato razionale, equilibrato, capace di intendere, di volere e di difendere non solo i propri diritti, ma quelli di tutti. 

Il Presidente del Tribunale e il Procuratore della Repubblica di Benevento, indispettiti dalle perseveranti contestazioni di Attilio, prima scritte e poi formulate attraverso manifesti, gli fanno interdire l'accesso al Palazzo di Giustizia dal Procuratore Generale, senza però notificare la misura restrittiva di libertà, senza nominare il difensore d'ufficio e senza concedere la facoltà di visionare gli atti posti a sostegno dell'anomala misura restrittiva di libertà. Ma non finisce qui, perchè Attilio subisce 12 querele dalle autorità e molteplici processi montati sulle menzogne e sulle false testimonianze di poliziotti e funzionari dello Stato.

Si vuole evidenziare che:

1) se la magistratura e il Prefetto di Benevento proteggono la politica locale e chi viola le leggi, non solo tradiscono la Costituzione e il suo Garante (il Presidente della Repubblica), ma uccidono i diritti fondamentali di tutti i cittadini e l'economia, specie quella del Meridione d'Italia;

2) se per un ventennio qualche mascalzone smista la posta a un qualunque fannullone del Quirinale e del Viminale, anziché al Presidente Mattarella e ai Ministri dell'Interno, non solo tradisce il Garante della Costituzione italiana e la Ministra Lamorgese, ma pure il popolo che paga le loro spese.


Il 14 settembre 2021 si terrà la terza e forze ultima udienza penale davanti al Giudice monocratico, Dr. Sergio Pezza, nel Tribunale di Benevento, per due denunzie intentate dal Procuratore della Repubblica in persona contro Attilio Paradiso. Se autorizzano la ripresa, ascolterete in differita. Contrariamente, attaccatevi ... alla bontà del Paradiso.