lunedì 30 agosto 2021

Azione di contestazione pubblica.

(Questo documento riproduce esattamente quello
già trasmesso via PEC ai destinatari)


Per garantire l'Art. 16 della Costituzione[1], l'art. 1 del Codice della Strada[2] e la circolazione sulle strade, in un solo anno a Genova è stato demolito e ricostruito un ponte alto 90 m. e lungo più di 1 Km.

A due passi da Benevento, invece, per 24 anni la Prefettura ha permesso che 3 sindaci - in palese difformità a una Delibera di Giunta e alle leggi dello Stato - tenessero chiusa una via comunale lunga solo 100 m. e condizionassero la salute del mio cuore, il mio fegato, i diritti della mia famiglia, la libertà di lavorare in un fabbricato costruito a norma su area edificabile, lungo una strada che non è stata mai urbanizzata, come la legge italiana impone.

(Clicca sulla foto per ingrandire)

Preso atto che la S.V. non intende assumere le iniziative previste per legge, che non ha inteso manco rispondere ai sensi della L. 241/90 e che non ha inteso spiegare, dopo innumerevoli preghiere, quali impedimenti la costringono a rimanere nello stato d'inerzia, comunico che mi asterrò dal cibo e dalla parola, tranne dai liquidi e dai farmaci che mi tengono in vita, fino a quando sarà ripristinata la legalità, sarà riaperto il primo sbocco della strada e saranno demoliti gli alberi, le recinzioni e i muretti abusivi, che da 24 anni impediscono il transito sulla Via Vallone San Nicola.

Tale restrizione volontaria si è resa necessaria non solo per difendere i diritti inviolabili comuni ad altri cittadini, ma anche per contestare le pesanti azioni vessatorie e le numerose querele intentante contro di me dall'ex Sindaco Viceré, dal Funzionario Responsabile dell'Ufficio Tecnico, dai Funzionari della Polizia di Stato e dal Procuratore della Repubblica di Benevento, nella persona del Dr. Aldo Policastro.

Sant'Angelo a Cupolo, 30 agosto 2021

Attilio Paradiso

[1] Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.

[2] La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato.

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