giovedì 6 marzo 2025

 

Deduzioni ed osservazioni di Attilio Paradiso

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Ho ben letto la nota  qui linkabile ed appare subito che, ovattando le responsabilità del Commissario, del Prefetto e del Funzionario dell’Ufficio Tecnico di Sant’Angelo a Cupolo, avete eseguito la verifica sulla pericolosità di un’intersezione stradale con le bende agli occhi, state perdendo tempo e state smistando il vostro carico di responsabilità, perchè sottovalutate la pericolosità della circolazione autoveicolare sulla SP18 e sull’incrocio che porta a casa mia, perché non avete tenuto conto dei rischi che vi ho elencato e che vi ho fatto vedere con un filmato, né i pericoli che corrono i fanciulli, in entrata e in uscita dalla via comunale Vallone San Nicola, sia per andare in paese, sia nell’altra direzione, dovendo attraversare la SP18 senza un semaforo o dovendo camminare in una cunetta posta in piena curva, specie quando piove a dirotto.

Suppongo che avete perso di vista le didascalie sovrapposte alla mappa, che pertanto ripropongo alla fine di queste lagnanze.

Evidenzio che tra i due incroci di Via Vallone San Nicola con la SP18 c’è sempre stata e c’è tuttora la possibilità di costruire un marciapiede ed una decente zona di sosta su entrambe le strade, se l’Ufficio Tecnico non avesse permesso l’edificazione di una casa sulla sede stradale e non avesse fatto realizzare uno stomachevole parcheggio per sola spazzatura accanto al cimitero del paese.  Ma nessuno se ne cura dal 1997, sia del parcheggio anomalo che del marciapiede, da quando chiusero illegalmente il tratto iniziale della via e dovemmo chiudere la florida attività produttiva di mia moglie, per l’oggettiva impossibilità di raggiungere il nostro mobilificio con i camion.

Ripeto, nessuno cura la sicurezza delle strade dal 1997, né la Provincia, né il Comune di Sant’Angelo a Cupolo, né il Commissario nominato dal Prefetto, né il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ad alta velocità.

Nemmeno gli specialisti della Provincia se ne curano, perché non avete informato il Prefetto, né la Procura della Repubblica, quantunque vi abbia spiegato quali norme obbligano i dipendenti pubblici, del Comune e della Provincia, a segnalare i pericoli sulle strade urbane e provinciali, visto che entrambe le strade sono quotidianamente percorse da automezzi, biciclette e da persone che possono o vogliono muovere solo i piedi.

Il fatto che fate pendere l’ago della bilancia sempre dalla parte dell’ing. Luigi Di Matteo, mette in risalto la leggerezza delle valutazioni vostre, dell’ing. Di Matteo e le responsabilità penali dell’ing. Nicola Maioli, in quanto Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale. Contrariamente, una bilancia diversa potrebbe rivelare che non conoscete le norme di sicurezza sancite dal Codice della Strada, perché non occorrono i tacheometri satellitari per misurare la larghezza di una via e mettere in chiara luce ciò che qualunque istruttore di scuola guida o qualunque conduttore di furgoncini potrebbe sottoscrivere per certificare la pericolosità dell’incrocio, senza effettuare manco le manovre in entrata e in uscita da via Vallone San Nicola.

Qualunque architetto o ingegnere fosse entrato in via Vallone San Nicola e in uscita avesse tentato di svoltare in qualunque direzione alle 7,30 del mattino, avrebbe notato che gli specchi parabolici sono appannati e che pertanto non consentono di vedere chi arriva da Benevento e tantomeno dal centro paese.

A vedere i lavori che state ultimando sul bivio di Pastene, sulla rotonda che facilita il traffico tra la SP18, la SP17, il tratto più ripido e più angusto di un’altra via comunale, nonché le strutture ospitanti le attività produttive adiacenti la rotatoria, nessuno direbbe che non sappiate progettare un’intersezione stradale per abbassare drasticamente la soglia di rischio. Infatti, avete costruito pure un marciapiede lì dove è stato possibile, avete egregiamente illuminato l’intero incrocio stradale ed avete protetto con i guardrail anche via Regina Elena, sebbene quel tratto di via comunale sia raramente praticato per salire a Perrillo, ma viene spesso utilizzato per parcheggiare le autovetture nei pressi del Mood Club e del centro polivalente realizzato, per grazia ricevuta, tra la rotatoria e la sponda di un torrente.

Chi se ne intende di licenze edilizie capirebbe immediatamente che a Sant’Angelo a Cupolo viene agevolato e favorito chi accarezza l’Ufficio Tecnico, mentre viene punito chi rispetta i regolamenti comunali, chi non paga il pizzo, chi rispetta le leggi e paga gli oneri di urbanizzazione su una via catturata dai confinanti. E paga gli oneri prima di ottenere l’autorizzazione a costruire e prima di ricevere i servizi della Legge Bucalossi.

Prego pertanto di rivedere la mappa riprodotta più avanti e di far capire alle autorità come si risolvono i problemi, per meglio qualificare le responsabilità vostre, i pericoli riscontrati da altri ingegneri e da altri esperti, privati o stipendiati dallo Stato: vedasi atto di impugnazione a firma del Dr. Giacomo Iannella.

Informo il Prefetto, il Presidente della Provincia, il Ministro Salvini e il Procuratore della Repubblica di BN, prima che il PM incaricato di esaminare le mie querele debba affidare ad altri CTU l’incarico che meglio di qualunque ingegnere privato potete fare voi.

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Distinti saluti.
Sant’Angelo a Cupolo, 7 marzo 2025
attilio.paradiso@pec.it

sabato 1 marzo 2025

 

Avviso di contestazione pubblica

 

Ø  Al Primo Garante della Costituzione, Sergio Mattarella

Ø  Al Garante di tutti i Ministri, Giorgia Meloni

Ø  Al Garante della Giustizia, Carlo Nordio

Ø  Al Garante dell’Ordine Pubblico, Matteo Piantedosi

Ø  Al Garante delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini

Ø  Al Presidente del Tribunale di Benevento

Ø  Al Procuratore Aggiunto di Benevento

 

Sono 17 anni che denunzio reati a carico di molteplici funzionari dello Stato, prefetti, comandanti di polizia e magistrati. Ma, anziché ricevere avvisi di cortesia a carico di coloro che denuncio, sono stato colpito da 17 avvisi di garanzia e condannato ad essere processato per reati montati sulla base di vergognose cattiverie e di squallide menzogne.

Vero è che sono stato sempre assolto dai giudici del Tribunale, ma i magistrati inquirenti mi hanno spennato, ripulito e mobbizzato, senza mai pagare un centesimo per i loro 15 anni di stalking. 

Comunico pertanto che contesterò l’operato del Commissario Prefettizio del paese di mia residenza, le responsabilità della Procura della Repubblica, la persistente inerzia del Prefetto di Benevento e quella non meno delittuosa dei Garanti che non garantisco la Costituzione, né la Giustizia, né la sicurezza delle infrastrutture, né l’ordine pubblico.

Come di consueto, le manifestazioni saranno itineranti, a schema libero, rispettose dei diritti dei cittadini, rispettose delle forze dell’ordine e dell’ambiente.

Sant’Angelo a Cupolo, 1 marzo 2025 
Attilio Paradiso