Lettera di un falegname al Prefetto di BN
e a due Ministri
Pare che il Commissario del
comune di mia residenza voglia provocarmi e farmi irritare oltre misura,
utilizzando la strategica posizione di comando, consigliando in malo modo i
dipendenti comunali e riferendo pericolose falsità, a Lei, al Ministro
Piantedosi e al Ministro Salvini, come ha già fatto alcuni anni fa, quando gli
è stato permesso di consultare il fascicolo giacente in Prefettura, contenente
le prove poste a sostegno delle mie 56 denunce-querele.
Prego di CLICCARE QUI e di leggere le 27 certificazioni sull’esistenza
di Via Vallone San Nicola, odierna e remota, le opere abusive che impediscono pure
il traffico pedonale da uno sbocco all’altro, la pubblica sicurezza e la transitabilità
del secondo incrocio con la SP18.
Viste le 27 certificazioni, le metta a confronto con le 6 pagine che il Dr. La Montagna ha fatto acquisire al protocollo n. 7428 della Prefettura, perché il Commissario conclude esattamente così:
Voglio sperare di averle fatto intendere che il Suo dipendente ha azzerato, con consapevolezza, scaltrezza e dolo, tutte le certificazioni redatte dagli stessi amministratori comunali di Sant’Angelo a Cupolo, dai Magistrati, da un CTP, da un CTU, dai Carabinieri, dalla Questura, dalla Provincia di BN … e perfino dall’ex Prefetto, Dr. Francesco Cappetta. Infatti, appare piuttosto evidente che il lungometraggio del Commissario confonderebbe chiunque, persino il Ministro Salvini e il Ministro Piantedosi.
Lei è stata già informata,
perciò ha il dovere di individuare chi scrive il falso e chi certifica la
verità, visto che da 16 anni avete acquisito ogni prova documentale attraverso i
miei copiosi esposti-denunce.
Distinti saluti.
Sant’Angelo a Cupolo, 30 aprile 2024
Attilio Paradiso
attilio.paradiso@pec.it
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