Opposizione alla proposta di archiviazione.
Io sottoscritto Paradiso Attilio, nella qualità di
parte offesa nel pp n. xyz.24.44, ho constatato che il sistema di archiviazione digitale
della Procura di BN non è conforme alle direttive europee, né al Codice di
Amministrazione Digitale italiano, perché la scansione del fascicolo non consente di visualizzare
gli atti scritti in ipertesto, perchè le pagine costituenti il fascicolo non sono funzionali alla visione dei link, che invece costituiscono le
fondamenta, i muri portanti della denuncia e sono atti probatori indispensabili
per accertare i reati.
Ho constatato, altresì, che il PM e il Procuratore aggiunto hanno forse commesso l’errore di leggere la mia denuncia-querela del 13/11/2024 sulla copia cartacea, anziché sul DVD. Forse non hanno cliccato sui collegamenti ipertestuali, perciò non hanno visto i 13 elementi probatori posti a sostegno della denuncia. Infatti, 2 mesi dopo la registrazione della querela al RGNR, il PM delegava le indagini alla P.G. e chiedeva di “acquisire dal denunciante copia dei documenti menzionati in denuncia, su supporto informatico”. In buona sostanza, il PM ha chiesto di acquisire gli stessi documenti che avrebbe potuto vedere sul suo computer 2 mesi prima, con un semplice click, se solo avesse letto il primo paragrafo della querela.
Appare altresì
presumibile che il PM non abbia visto le querele precedenti, né le integrazioni
successive alla denuncia del 2024, ove contesto non solo lo stesso reato
omissivo, ma, con ogni dovizia di prova, reati molto più gravi a carico
dell’imputato NM, di altri funzionari
comunali e del dr. MLM, che, essendosi rifiutato di ordinare la rimozione delle
opere abusive e la messa in sicurezza della via comunale antistante casa mia, è
diventato complice e responsabile di omissione, come il NM.
Ho infine constatato che la richiesta di archiviazione del PM e del suo Capo riguarda solo il reato omissivo di NM, anziché i molteplici reati contestati
allo stesso e ad altri funzionari comunali. Reati che
invece spaziano dal falso ideologico al falso materiale in atti di pubblico
ufficio, falsa testimonianza ai Magistrati e alla Polizia Giudiziaria, rifiuto
di accesso agli atti e rifiuto d’ufficio, mistificazione di atti amministrativi
concernenti il Piano Urbanistico Comunale, falsificazione di delibera di giunta,
stalking giudiziario, depistaggio, mistificazione di cartografie, atti ed
aerofotogrammetrie non conformi alle mappe catastali e alla realtà dei luoghi
visti dal basso,
Nelle 3 pagine poste a
sostegno della richiesta di archiviazione, i Magistrati non hanno messo in
evidenza alcun documento da me prodotto attraverso i link, per sostenere tutti i
reati commessi da NM e dalle altre persone. Infatti, i due Magistrati scrivono
esattamente così: “Orbene, all’esito dell’attività investigativa
espletata, l’analisi della documentazione agli atti impone di affermare
l’insussistenza di ipotesi di reato. Ed invero, dall’esame degli atti
investigativi, emerge, ed appare necessario ribadirlo, che nessun abuso
edilizio era mai stato accertato e sanzionato”.
Ciò dimostra chiaramente
che i due magistrati non hanno visto l’ordinanza di demolizione dell'ing. NM, né la successiva Sentenza del TAR, né l’Ordinanza sottoscritta dal Prefetto Cappetta, né hanno parlato degli altri reati
commessi dal NM e dagli Amministratori a lui vicini.
Giacché i reati sono
veramente tanti, attraverso i seguenti ritagli ripropongo solo quelli
più appariscenti, finalizzati ad accertare quantomeno le responsabilità omissive
di NM, nonché dei quattro Sindaci ed assessori che hanno retto il Comune,
dal 1997 ad oggi:
ANNO 2005
ANNO 2011
ANNO 2016
ANNO 2018
ANNO 2025
La richiesta di archiviazione non tiene conto dei
numerosi reati contestati all’ing. NM, al Commissario prefettizio,
alla Segretaria comunale e alla sig.ra B. Ma il PM chiede
di archiviare anche il reato che il Responsabile dell’UTC sta reiterando dal 1997 ad oggi, visto che tuttora la
strada è chiusa da un muretto abusivo, da alberi, da una recinzione abusiva e
da un fabbricato costruito per 2 metri sulla sede stradale, mentre il secondo
imbocco della strada comunale è stato dichiarato tuttora pericoloso dal
Dirigente e dal Responsabile del Servizio Viabilità della Provincia di
Benevento
Se i due Magistrati
avessero voluto, potevano recarsi sul posto e controllare la strada comunale,
le opere abusive e la pericolosità dell’unica via d’accesso al nostro
fabbricato.
Alternativamente, nella
terza ed ultima pagina della denuncia-querela, avrebbero potuto cliccare e ascoltare questo breve video di soli 3 minuti, per vedere le opere abusive sulla strada comunale e per
capire perché e chi ha seppellito l’imbocco primario di Via Vallone San Nicola con questo filmato ripreso dal vivo, mentre 3 geometri picchettano per la seconda volta la
strada comunale, dal cimitero di Pastene al secondo incrocio, alla presenza di
tutti i confinanti e altri tecnici di loro fiducia.
Se non avessero voluto disinnescare
pure la trentesima denuncia contro l’ing. NM, i due magistrati avrebbero
delegato la P.G. o i Carabinieri del RIS, per verificare lo stato dei luoghi, per
analizzare la delibera mistificata dal Maioli e per controllare se la Delibera di Giunta Comunale del 1992 era stata stampata con una laser, con una
inkjet, con una Olivetti anni 70 e se recava firme attendibili e se l’allora
Sindaco, l’allora Segretario comunale e i componenti della Giunta sono vivi o
sono morti.
P.Q.M. chiedo
l’imputazione coatta di NM, in quanto Responsabile
dal 1997 ad oggi dei reati descritti al seguito, con piena consapevolezza, dolo
e smaliziata cattiveria:
- illecita concessione di concessione edilizia ai Proprietari della casa abusiva;
- omessa azione di controllo sull’opera edilizia beneficiaria di contributi statali post sisma;
- omessa urbanizzazione e messa a norma di una via comunale costeggiante aree edificabili;
- violazioni delle norme di sicurezza sancite dal Codice della Strada;
- ritardata denuncia di abusi su via comunale;
- omessa azione di tutela del pubblico demanio;
- omessa tutela della sicurezza pubblica sulle strade urbane;
- causa di danni all'erario per aver sprecato soldi per commissionare 2 volte lo stesso accertamento tecnico sulla via Vallone San Nicola;
- complicità con amministratori comunali e comuni cittadini che hanno certificato il falso ed hanno commesso reato di falsa testimonianza dinanzi ai magistrati e agli Agenti di P.G.;
- depistaggio e stalking giudiziario attraverso l'uso delle menzogne e la mistificazione degli atti;
- Violazione della trasparenza, del diritto di accesso agli atti non soggetti a privacy e delle norme di comportamento dei pubblici impiegati;
- stalking giudiziario per aver sporto 2 denunzie-querele contro di me, sostenute da menzogne e da testi corrotti. Infatti, in entrambi i processi sono stato 2 assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, perché il Maioli aveva corrotto i testimoni e perché i fatti descritti nelle querele erano falsi.
NON CHIEDO l’imputazione coatta per tutti gli altri
imputati menzionati nella denuncia-querela
e nelle successive integrazioni, perché non sono stati oggetto di alcuna verifica investigativa dei
Magistrati e della Polizia Giudiziaria, ma anche perché i colpevoli potrebbero
essere cascati nelle innumerevoli falsità dell’ing. NM, come ad
esempio la Delibera di Giunta del 1992, inspiegabilmente trascurata dal giovane
PM e persino dal più esperto capo della lavanderia.
Alternativamente, al fine di evitare il rischio di prescrizione,
chiedo che il procedimento penale sia restituito alla Procura della Repubblica
ed assegnato a qualunque PM, più volenteroso e più capace di trattare le
denunce digitali con competenza, lealtà e diligenza.
Vogliate
cortesemente comunicare a mezzo PEC le generalità del GIP e la data che il
Magistrato fisserà per l’udienza camerale.