mercoledì 15 novembre 2017



Lettera aperta all'On.le Carlo Sibilia

La legge non ammette ignoranza, giovanotto! 
Se pagato dal popolo e stipendiato dallo Stato, chi non fa il proprio dovere dentro e fuori casa, insulta il genere diverso e non rispetta le regole d'ingaggio, va espulso e condannato a fare giardinaggio, perchè commette reato.

18 mail indirizzate a te, a Robertino ... e a Luigino, non sono bastate per richiamarvi al dovere di onorare gli impegni assunti coi cittadini, con o senza grilli nella testa. Mi riferisco a quei fanciulloni che, come lo scrivente, vi consegnarono 28 istanze e non hanno più ricevuto soddisfazione, né la ricevuta di ritorno. Quelli che hanno scommesso sulle giovani promesse e hanno giocato al totovaffa senza conoscere i giocatori, ma solo l'allenatore e i vaffa a iosa, che, se non sono bastati a battere gli avversari, non sono valsi a mettere fuori campo nemmeno le mozzarelle.

Se hai dimenticato le tue stesse parole, quando anni fa andavi per la questua lungo il corso di Benevento e sostavi senza cravatta dinanzi all'offertorio di San Bartolomeo, rammento che ogni cittadino è datore di lavoro e voi siete gli operai. Ricordo, infine, che l'anno scorso "Benevento a 5 Stelle" fu colta da una peritonite acuta, più che da una lieve emorragia. Infatti, l'indice di affidabilità dei giallorossi, che pure avevano contribuito a far salire la squadra al primo posto della classifica locale, ebbe un crollo verticale, avendo infiltrato solo du palle contro 31 siluri, subiti pure dai gufi e dalle formazioni civette. E fu così che il direttorio campano regalò a Topolino, la veterana mezzala di SX, l'agio di giocare la finale contro le parrocchie riunite e l'arrugginito, ma imperforabile centrocampista ceppalonese.

Se tale sconfitta non bastò a farvi comprendere ... che ogni datore di lavoro concorre a pagare il vostro stipendio, mentre i nostri figli pagheranno pure il vitalizio, i lisci e i vostri fanciulleschi errori, il seguente filmato mostra (scartando le fotocamere e le faziose cineprese) quanti tifosi sono venuti ad ascoltare la tua lezione sull' Azzardopatia, il giorno dopo i defunti e 18 mesi dopo la batosta.

Quando si sbaglia clamorosamente la partita non è colpa della tifoseria, ma delle scamorze. Quando si perde per 31 a 2, merita gli applausi chi ha vinto, non chi sbuccia le palle, insulta gli avversari, sguarnisce la difesa, non ascolta la Voce del Padrone, stona, picchia sulle baggigge come fossero rullanti, dimentica la parola data e mette in fuga i giovani tifosi, i vecchi bacchettapalle, i curiosi e persino le telecamere di TV7 dallo stadio.

Perciò, prima di partire per la nuova campagna acquisti, clicca qui e ricorda quante volte hai tradito i miei comandamenti, quante occasioni hai mancato, quanti falli hai commesso, quante volte sei stato sbattuto fuori campo,  se hai vinto all'azzardomania o se hai perduto il cestino, il postino, il vestitino e il passeggino.

Carpe diem, giovanotto!
Attilio Paradiso

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