Confidenziale aperta al Sindaco e ai Consiglieri del Gruppo "Liberamente"
Caro Diego, cari amici,
sebbene la presente potrebbe apparire come il preludio di un litigio, ha invece le connotazioni di una comunicazione confidenziale, amichevole e paterna.
Della lista "Liberamente" non conoscevo l'aspirante a Sindaco, qualche giovane presenza e l'Avv. Pontillo, perciò, due giorni prima delle elezioni, venni ad ascoltare le conclusioni dibattimentali a Motta, rischiando pure lo scontro frontale con un utente della strada, forse appannato dal Novello o dall'accesa tifoseria, solamente perchè avrei desiderato porvi una domanda pertinente al programma elettorale. Grazie alla mia compostezza e alla prontezza di Giuseppe Petrella, non finimmo all'ospedale e nemmeno in tribunale.
Ho tuttavia avuto il piacere di conoscere Diego dopo l'assegnazione degli incarichi agli eletti, quando in un bar di Benevento chiesi per la prima volta la cortesia di bonificare, normalizzare e rendere percorribile via Vallone San Nicola nei due sensi di marcia, dal Cimitero di Pastene al secondo sbocco sulla SP18.
Ricordo che l'attenzione del Sindaco fu squisita, come limpida fu la promessa di risolvere la questione con la massima urgenza, tra Natale e i primi giorni di gennaio, ossia dopo i primi 100 gg e le scadenze contabili dell'Ente.
Ultimamente mi son fatto vedere più spesso in municipio. Ma, ogni volta che parlo col Sindaco, con gli Assessori o con l'Avv. Pontillo accuso le stesse risposte incassate da Michele Vicerè, Egidio Bosco e da Fabrizio D'Orta, sicché l'urgenza di accomodare altre vie del paese è sempre più impellente di spianare la strada comunale sterrata, abusata, alberata, recintata ed infine "usucapita" dagli altri confinanti, per comodità, per ingordigia, per mero dispetto o forse per lo sfizio di rubare la proprietà al pubblico demanio e trasformare una "Via di interesse generale" in un vicolo privato del Bronks, con la colpevole, consapevole responsabilità penale dei vecchi Amministratori comunali e del Capotecnico Nicola Maioli.
Forse mi sbaglierò, ma pare che qualche ragione oscura o i controinteressati al mio benessere e a quello pubblico vi impediscano di operare secondo legge, scienza, coscienza e diligenza, perchè sembra vi abbiano suggerito di riesumare il PUC, ossia il Piano Urbanistico bocciato dai vecchi consiglieri di minoranza, da me, da moltissimi cittadini e, quindi, dalle autorità superiori di controllo.
Forse non tutti sanno che l'invalidato PUC, recante le firme di Paola Genito, Fabrizio D'Orta, tecnici e quasi tutti i funzionari comunali, scatenò un numero impressionante di ricorsi amministrativi, alcune denunce alla Corte dei Conti e ben 2 denunzie alla Procura: una sottoscritta dal Cancelliere Petrella e dai Consiglieri del Gruppo Liberamente e la seconda firmata solo da me: (clicca qui e leggi la indagini eseguite dal Procuratore Aggiunto di Benevento).
Cari amici di Sant'Angelo a Cupolo, se le parole e le promesse non si sostanziano in azioni utili per il benessere del singolo cittadino e/o della collettività, restano solamente parole vuote, prive di senso e prive di sentimento, perchè le cose che non si fanno subito o quando si è ancora in tempo di non reiterare il reato dei vostri predecessori, di norma diventano rognose, si rimandano e non si fanno più.
Perciò vi prego di aiutarmi almeno a spegnere o a riaccendere la Luce serenamente, non come perdente, cattivo consigliere o folle deficiente, ma come amico del Gruppo Liberamente.
Grazie!
Attilio Paradiso
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