giovedì 26 maggio 2022

 

Notificazione per adempimenti obbligatori per legge.


Dallo scorso anno chiedo ai nuovi Amministratori di Sant'Angelo a Cupolo di tutelare il pubblico demanio, di rimuovere le opere abusive che limitano la circolazione stradale, di rendere percorribile una via comunale di interesse generale nei due sensi di marcia e di adeguare la tratta urbana della SP18 (denominata Via Regina Elena) alle norme di sicurezza prescritte dal Codice della Strada, alle norme Europee e al Testo Unico Enti Locali, perchè le due vie sono sprovviste di marciapiedi, di protezioni per i pedoni, di strisce pedonali e dossi artificiali atti a ridurre la velocità, e perchè, a differenza del primo sbocco sul cimitero, il secondo incrocio tra le due strade è ubicato in piena curva ed è perciò pericoloso per il transito pedonale e veicolare, per la scarsa visibilità a sinistra e a destra, per il forte dislivello, per l'illecita presenza di alberi d'alto fusto sul ciglio della curva e perchè non consente il transito simultaneo di 2 utilitarie, non consente il transito dei furgoni a telaio ribassato, né consente l'accesso degli autocarri superiori a 10 metri al nostro fabbricato.

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Ma il Responsabile dell'Ufficio Tecnico continua a disinteressarsi, quantunque il solerte Sindaco e i nuovi Assessori si siano dimostrati disponibili a risolvere l'annosa questione con ogni possibile celerità. Sicché, pare sia prevalsa l'urgenza di accomodare le piazze, tappare le buche, illuminare ed asfaltare altre vie del paese, anziché mettere in sicurezza e liberare una via depredata dall'ENEL e dagli indigeni, di sanzionare le illegalità, di recidere gli alberi messi illecitamente a dimora sulla mulattiera, di demolire le recinzioni abusive dei confinanti e le opere cementizie edificate sulla sede stradale con la consapevole responsabilità penale del Funzionario Responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale, che per 25 anni è rimasto inoperoso, avendo omesso - con consapevolezza e dolo - le attività di prevenzione poste a tutela della sicurezza dei cittadini, le attività di controllo e quelle sanzionatorie, anche a seguito di numerosissime querele, comunicazioni scritte, parlate e persino filmate nel suo stesso ufficio e poste su YouTube (leggasi impugnazione PM Sentenza di primo grado).

Forse mi sbaglierò, però sembra che rapporti trasversali di partito, vincoli di parentela, di amicizia o ragioni di non facile comprensione impediscano di operare secondo legge, coscienza e diligenza. Infatti, le violazioni edilizie e le infrazioni al Codice della Strada non sono mai state sanzionate come previsto per legge, né dai Vigili Urbani, né dal Capotecnico Maioli, perchè secondo quanto disse l'ex sindaco in un consiglio comunale aperto, l'entità delle multe non è subordinata al Codice della Strada, ma ad un suo regolamento, che peraltro non è stato mai scritto.

Per quanto ho ascoltato alcuni giorni fa, mi pare di poter desumere che il Capo dell'UTC, d'intesa con il Sindaco e con la Consigliera Genito, intenderebbe realizzare una bretella di circa 200 m. per 12 di larghezza, dalla Variante esterna del paese allo sbocco pericoloso. Sembra pertanto di comprendere che pure i nuovi Amministratori intendano riesumare il Piano Urbanistico Comunale bocciato da loro stessi, dai cittadini, da me e dalle autorità superiori di controllo, anziché spendere quattro spiccioli per pavimentare un breve tratto di strada, abusivamente ostruita da un muretto e una cabina dell'ENEL, non al fine di realizzare un parcheggio, ma per concentrare tutta la spazzatura del paese accanto al cimitero, per 12 anni consecutivi, come se i defunti di Pastene meritassero rifiuti, bidoni e maledizioni, anziché fioriere perenni, attenzioni e cristiane considerazioni.

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La Prefettura è stata informata di tutto. Ma, il Prefetto Torlontano forse non sa che, prima e dopo le elezioni del 2016, il PUC scatenò 148 ricorsi dei cittadini, svariati esposti alla Corte dei Conti e alla Prefettura, nonché 2 denunzie in Procura: una sottoscritta da un cancelliere e tutti i Consiglieri di minoranza, e l'altra firmata solo da me (leggasi risultanze indagini del Procuratore Aggiunto di BN).

Quando le promesse non si sostanziano in azioni utili per il benessere del cittadino - scopo primario di un paese civile e di uno Stato garante della Costituzione - le parole sono destinate a rimanere prive di senso e di sentimento, perchè le cose che non si fanno subito non si fanno più. Infatti, se in soli 8 mesi di nuova gestione sono state asfaltate e rimesse a nuovo diverse strade e piazze degradate del paese, con una spesa di gran lunga minore alle imposte che ho pagato all'Ente, il Capotecnico avrebbe potuto demolire un minuscolo muretto e pavimentare almeno col pietrame la via comunale di interesse generale, fatta sparire non solo dai confinanti, ma pure dai progettisti del PUC.




Se il Capotecnico avesse desiderato il benessere dei cittadini e al contempo avesse voluto proteggere i nuovi amministratori da responsabilità civili e penali, per non aver tutelato la sicurezza sulle strade e il pubblico demanio dalle ruberie e dagli abusi, in 8 mesi avrebbe realizzato almeno un marciapiede su Via Regina Elena. Con pochi spiccioli ed un telegrafico intervento di somma urgenza, l'ingegnere Maioli avrebbe riacquisito la via comunale rubata dagli amici cui diede un contributo e un'illecita concessione edilizia, avrebbe realizzato i dossi e le strisce pedonali su Via Regina Elena ed avrebbe reso percorribile via Vallone San Nicola fino al cimitero, con fioriere ed aree di sosta ben delimitate, anziché suggerire la realizzazione di un'inutile bretella interpoderale, che danneggerebbe i terreni e il verde delle zone protette, semmai scampasse alle contestazioni dei cittadini e degli indigeni colpiti dagli espropri.

Il Sig. Prefetto vorrà cortesemente adoperarsi per garantire la sicurezza pubblica, i diritti fondamentali protetti dalla Costituzione e dalla CEDU e l'osservanza dell' art. 1 del Codice della Strada, assumendo i poteri sostitutivi di all'art. 54 del D.Lgs. n. 267/2000, che al comma 11 recita:  "Nelle fattispecie di cui ai commi 1, 3 e 4, nel caso di inerzia del sindaco o del suo delegato nell’esercizio delle funzioni previste dal comma 10, il prefetto può intervenire con proprio provvedimento."

Tenendo presente che l'inerzia del Responsabile dell'UTC, dei Sindaci e degli Assessori all'urbanistica non è misurata in otto mesi, ma è reiterata da 25 anni,  e tenendo presente che mi sono ammalato per questa faccenda, resto in attesa di conoscere le determinazioni della S.V. e del Sindaco con cortese sollecitudine.

Sant'Angelo a Cupolo, 26 maggio 2022

Attilio Paradiso

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