BASTA NIENTE ...
Se ci sentiamo traditi dalla Giustizia, dallo Stato e dai magnoni che abbiamo delegato, non dobbiamo dividerci, non dobbiamo mettere alle corde le nostre città, né sentirci esonerati da responsabilità, perchè non possiamo sperare che i traditori riformino il Sistema dopo averlo sovvertito. Abbiamo invece l'obbligo di inchiodare il Ponzio Pilato di turno al banco dell'imputato, il Magistrato e il Funzionario dello Stato che ha peccato.
Dobbiamo mettere alle corde i colpevoli, come ad esempio il Prefetto della nostra città, il Presidente del Tribunale e il Procuratore della Repubblica. Dobbiamo chiedere come hanno potuto tollerare che, per decine di anni, siano stati assolti corruttori, corrotti ed innumerevoli funzionari dello Stato. Dobbiamo chiedere come hanno potuto tollerare che, a Sant'Angelo a Cupolo, una fiorente partita IVA sia stata affondata da una banda di delinquenti.
Le autorità devono spiegare se hanno agito da soli o se hanno preso ordini dall'alto. E devono dire perchè ancora oggi proteggono gli abusi commessi sulla sede stradale da altri farabutti, tuttora non perseguiti e non puniti per i loro crimini.
Io ho denunziato i fatti, i misfatti, i reati abusivi e quelli omissivi 45 volte. Ho esibito prove incontestabili attraverso documenti pubblici e numerosissimi filmati diffusi sui network. Ho scritto circa 34.000 pagine alla Magistratura, al Capo dello Stato, ai Ministri, ai Presidenti del Consiglio dei Ministri, al Prefetto e ai media, locali e nazionali. Ma i nostri dipendenti, invece di onorare il giuramento di fedeltà e di punire i colpevoli, hanno menato a distruggermi con 13 controquerele, 7 arresti temporanei, limitazioni abusive di libertà e persino con un illecito accertamento sanitario, all'evidente scopo di discreditare le mie denunce e farmi apparire come uno svitato.
Nonostante la perseverante attività di mobbing e di stalking giudiziario, sono ancora pulito e non ho perduto la testa. Tant'è che sono stato assolto 12 volte su 13, contro miserabili accuse e vergognose falsità denunziate dai Magistrati, dalle forze dell'ordine e dalle autorità comunali.
I querelanti Procuratori e i Giudici di Roma, avendo previsto che tra un anno sarò condotto nel forno più gasato e più infiammato della Campania, hanno fissato la data di inizio del tredicesimo processo nel mese di luglio del prossimo anno (9.7.2024). Se ce la farò a sopravvivere pure ai lanciafiamme di Battipaglia, dimostrerò non solo la mia innocenza, ma quanto valgono le calunnie e quanto pesano le accuse montate dai funzionari della Giustizia nostrana.
Se desiderate essere utili non alla mia sola causa di giustizia, ma alla causa comune degli italiani, dovete vincere la paura, dovete imparare a trattare le autorità come simili e come vostri dipendenti, non solo perchè paghiamo loro un ottimo stipendio, ma pure il trattamento di fine rapporto, l'autista, il vitto e la pensione assistita da Natascia.
Tanto per cominciare con l'esercizio più semplice, potreste trasmettere una lettera al primo responsabile della sicurezza, dell'ordine pubblico e della vigilanza sul buon funzionamento degli enti locali, ossia il Prefetto di Benevento. Per fare ciò, bisogna scrivere non più di 4 paragrafi e recapitare tramite e.mail all'indirizzo: prefettura.benevento@interno.it.
Basta poco per non confonderci con i tifosi, con gli sbandieratori, con le pecore e i maremmani ammaestrati dal padrone.
Cordiali saluti, mille grazie e buona fortuna.
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