giovedì 19 gennaio 2023

 

 

Seconda diffida al Sindaco di Sant'Angelo a Cupolo.

 


Il 24 ottobre scorso la S.V. comunicava di aver conferito l'incarico di effettuare visure, verifiche tecniche ed accertamenti ai Responsabili del III e del V Settore, allo scopo di valutare se vi fossero provvedimenti di competenza del Sindaco, degli Assessori oppure vi fossero adempimenti di competenza esclusiva del Funzionario Responsabile dell'Ufficio Tecnico e del Funzionario addetto alla vigilanza stradale.

Sta di fatto che nessuno ha preso decisioni in ordine alle opere abusive che tuttora ostruiscono Via Vallone San Nicola e la rendono impercorribile dal primo al secondo incrocio con la SP18, quantunque abbia informato l'ing. Maioli, la S.V. e i vecchi amministratori da tempi remoti.

Premesso che il primo responsabile della sicurezza, della pubblica incolumità e del diritto dei cittadini ad usufruire delle strade comunali è il Sindaco di Sant'Angelo a Cupolo, non si comprendono quali perplessità inducono la S.V. a non pretendere che i dipendenti comunali facciano celermente il proprio dovere, tenuto conto che l'ing. Maioli, insieme ai vecchi amministratori, è penalmente responsabile delle illegalità denunziate al Prefetto e all'autorità giudiziaria, non dallo scorso anno, ma da quando il Sindaco Vicerè, il vice Sindaco Bosco e il Consigliere di maggioranza Mario De Lorenzo permettevano la chiusura illecita di Via Vallone San Nicola con una cabina dell'ENEL, con un muretto, con l'occupazione abusiva del pubblico demanio e con l'illecita cessione della via comunale alla proprietà dei De Lorenzo e dei fratelli Pastore.


Cliccare sulle immagini per ingrandirle

Rendo noto che per le concessioni edilizie illecite, per le mancate demolizioni, per le mancate assunzioni di responsabilità e per i rifiuti di atti obbligatori per legge sono state già informate le autorità superiori dello Stato, la Procura della Repubblica e il Prefetto di Benevento.

Con la presente diffida, invece, evidenzio che l'ing. Maioli  ha permesso la realizzazione di ville su aree agricole, tra le quali quella non ancora demolita dall'ex sindaco D'Orta. l'ing. Maioli ha costruito una variante stradale di circa 1 Km per meglio raggiungere la sua villa di campagna, senza attraversare le strettoie di Pastene, ed ha rifiutato atti pretesi da me e dalla S.V., adducendo motivi ingannevoli, falsi e spudoratamente contraddittori, perchè dagli atti firmati dallo stesso Maioli risulta che:

1)  Via Vallone San Nicola esiste catastalmente, ma di fatto "non è mai esistita";

2)  Via Vallone San Nicola è regolarmente censita sullo "stradario comunale" da epoca antecedente all'approvazione del Piano Regolatore Generale e, quindi, alla Concessione Edilizia del mio e di altri fabbricati, primo fra tutti quello del Prof. Michele Villanacci.

Ciò che il Maioli rifiuta di certificare è che la realizzazione dei muretti perimetrali dello spiazzo fiancheggiante il cimitero è illecita, perchè buona parte della via comunale è stata incorporata nella proprietà dei De Lorenzo e dei Pastore, perchè, contrariamente a quanto hanno dichiarato ai Magistrati il Maioli e l'ex Sindaco D'Orta, agli atti del Comune non esiste alcuna dismissione o cambio di destinazione d'uso del tratto iniziale di via Vallone San Nicola, non esiste alcun progetto del parcheggio, non esiste alcuna spesa sostenuta dall'Ente per realizzare la zona di sosta e non esiste alcuna delibera approvata dal Consiglio comunale per costruire l'area di parcheggio accanto al cimitero di Pastene. Lo spiazzo, invece, ha ospitato la spazzatura del paese per 14 anni, fino a quando la cabina dell'ENEL è stata rimossa dalla sede stradale, perchè il Maioli e l'ex sindaco l'11 maggio 2011 hanno sottoscritto che la cabina "insiste sull'imbocco di una vecchia strada comunale in disuso e che il Comune prevede si riaprire la stessa per venire incontro alle richieste avanzate dai proprietari dei fondi limitrofi ".

Cliccare sulle immagini per ingrandirle


Esistono, però, i verbali di udienza, gli atti processuali e le menzogne raccontate ai Giudici da un consorzio di impostori. Ed esiste una planimetria dell'area cimiteriale allegata alla "Delibera n. 69/1995", con la quale il Sindaco Vicerè, il vice Sindaco Bosco e gli Assessori non autorizzavano l'ENEL a collocare una cabina sulla strada comunale, ma in prossimità del cimitero, nella particella n. 362.



Se le menzogne di numerosi ciarlatani, istruiti dagli imputati Egidio Bosco e Nicola Maioli, hanno disorientato  i Giudici fino al punto di concedere l'assoluzione a chi ha testimoniato il falso, non confonderanno tutti i magistrati del Tribunale di Benevento, della Corte d'Appello e della Corte di Cassazione.

(omissis)

Sant'Angelo a Cupolo, 27 dicembre 2022

Attilio Paradiso

Nessun commento:

Posta un commento