AZIONE DI CONTESTAZIONE PUBBLICA
Per garantire l'Art. 16 della Costituzione, l'art. 1 del Codice della Strada e, quindi, la libertà di circolazione sulle strade, a Genova è stato ricostruito un ponte lungo più di 1 Km, in un solo anno.
Alla Prefettura di Benevento, invece, non sono bastati
26 anni per garantire lo stesso diritto su 100 m. di "strada
comunale di interesse generale", costeggianti il mio fabbricato ed
altri manufatti abusivi.
In breve sintesi, via Vallone San Nicola è stata dapprima
lasciata in stato di perenne degrado dagli Amministratori comunali di
Sant'Angelo a Cupolo; poi è stata ostruita dall'ENEL con un muretto e una
cabina elettrica (in assenza di delibera di Giunta); ed infine è stata depredata
dagli indigeni con la complicità dell'Ufficio Tecnico, dei sindaci e degli
assessori che si sono succeduti dal 1997 ad oggi. Tanto è stato fatto
indisturbatamente dagli indigeni, con un fabbricato invasivo della via, con
siepi, muri, recinzioni ed alberi invasati sulla sede stradale, con la
sistematica complicità degli Amministratori.
Preso atto che non avete voluto assumere le iniziative previste dal TUEL, dalle leggi volte a reprimere chi delinque e dalle molteplici norme poste a tutela del bene pubblico, delle strade e dei diritti fondamentali dei cittadini che, contrariamente agli evasori incalliti, hanno pagato gli oneri di urbanizzazione e le tasse sugli immobili, hanno rispettato le leggi urbanistiche, i Piani Regolatori, le distanze dalle strade, le volumetrie dei fabbricati e le leggi di civiltà, comunico che continuerò a contestare le responsabilità Vostre, del Tribunale e della Procura di BN con manifesti, lettere aperte e denunce, fino a quando Via Vallone San Nicola sarà messa a norma e restituita all'uso pubblico.
Sant'Angelo a Cupolo, 21 agosto 2023
Attilio Paradiso
attilio.paradiso@pec.it
Nessun commento:
Posta un commento