martedì 7 ottobre 2025

  BALLE BALLONI e TUTTA LA VERITA' 

Lettera aperta al Prefetto di Benevento

     Preg.ma Dr.ssa Moscarella,
dicono a Bologna che è inutile spingere una Ducati se ha le ruote sgonfie; ma io avverto l’obbligo morale e il dovere etico di ripeterle che, se non ripara le bucature, rischia di essere travolta dalle menzogne del Vice Prefetto, perchè lo scaltro avvocato capì che lo avrei portato in tribunale, non come turista, ma per omessa tutela di un bene pubblico e per non aver messo in sicurezza una via demaniale, che nello stradario è tuttora classificata “di interesse generale”, ma che tuttora è una mulattiera di campagna catturata dagli indigeni, come mostro in foto:

click sulle foto per ingrandirle


Sulla foto c’è una croce e due date; esse ricordano la mia data di nascita e quella in cui hanno ucciso me e l’attività produttiva di mia moglie. La ditta si chiamava “Paradiso Arredamenti di Pierro Anna”, perché era nata con mio padre e mia madre, prima che nascessero 6 figlie ed io.

Se avesse ascoltato me, anziché i suoi dipendenti, era tenuta a vedere la mulattiera col suo autista, i Responsabili della Strada Provinciale 18  e l’ex Commissario La Montagna che le ha raccontato le favole del Capotecnico di Sant'Angelo a Cupolo, all’evidente scopo di scagionare sé stesso dalle responsabilità penali, l'ex Prefetto Torlontano e l'ex Comandante della Polizia Stradale.

Ciò non toglie che potrebbe venire a controllare domani o fra 3 giorni, per evitare di essere incriminata di complicità dal mio avvocato e dal Procuratore della Repubblica che verrà.

Per Lei, per la Questura e per tutti gli italiani che leggono i miei post, copio e incollo i palloni gonfiati dal Comandante Vetrone e dall'ex Commissario premiato dal Prefetto Torlontano, che, memore del bene ricevuto, mandò l’avvocato La Montagna ad incassare un altro stipendio dai santangiolesi.





Per motivi di coscienza e di rispetto al ruolo del Prefetto, copio e incollo le seguenti perizie e una foto ricordo di Madre Teresa di Calcutta.













Se volesse sgombrare ogni dubbio, convochi in Prefettura i firmatari dell’attestato sottostante e l’ex Comandante della Polizia Municipale di Sant’Angelo a Cupolo, Ugo Guerriero, li metta davanti al Presidente della Camera Penale di BN e faccia dichiarare se la via esiste, se inizia dal cimitero e se tuttora è ostruita da una casa, da alberi e da recinzioni abusive.


Una giovane giornalista intervistò Madre Teresa e le chiese chi fosse la persona più pericolosa al mondo. La Madre più amata al mondo rispose: "quella che mente".

La partita è finita. Buonanotte!



attilio.paradiso@perc.it
Sant'Angelo a Cupolo 7 ottobre 2025

lunedì 22 settembre 2025

 Supplica dal purgatorio. 

Questa pagina  contiene una denuncia e un video che lo
scrivente ha già trasmesso alle autorità fotografate
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Contrariamente ai magistrati ed altri laureati in giurisprudenza, lingue straniere e filosofia, il Dr. Nicola Gratteri possiede il dono di un insegnante elementare: parla in italiano, con la semplicità che comprende pure un passero solitario, ma logorroico come il mio.

I Dirigenti della Questura, della Procura e della Prefettura di Benevento hanno invece un dono più prezioso e più schifoso: non parlano mai, non leggono e non ascoltano, manco se interrogati dalla Triplice, dal KGB e da Mastro Titta.

Venerdì scorso, con la denuncia-querela qui linkabile, ho pregato il Procuratore Aggiunto e il Prefetto di BN di fare il loro dovere. Poi ho pregato, ma non abbastanza.

Oggi supplico le SS.LL. e lo Spirito Santo di affidare le indagini al Dr. Nicola Gratteri, non prima di aver ascoltato il video che registrai due anni fa:

Benevento centro, 22 settembre 2025



lunedì 1 settembre 2025

 

Lettera di Geppetto
al Prefetto di Benevento


Gentile Dr.ssa Raffaela,

a me non è mai piaciuto insistere con le donne, nemmeno quando ero nel fiore della gioventù. Ma corre il dovere di informarla, perché possa distinguere le falsità dalle menzogne.

Cinque anni fa, chiesi al Prefetto di concedermi la facoltà di tentare un’intesa con il primo cittadino del mio paese. Il Dr. Francesco Cappetta non solo mi accontentò subito, ma mi ringraziò per la costruttiva proposta.

Il 14.5.2020 tenemmo il colloquio alla presenza della Dr.ssa De Feo e della Dr.ssa Cerrata. Ma il tentativo fallì, perché il geometra Fabrizio D’Orta è un ottimo tecnico, ma è un pessimo manipolatore della verità. Infatti, gonfiò una menzogna che farebbe ridere anche un burattino di legno.

Riproduco la prima parte del verbale redatto dalla Dr.ssa De Feo e sottoscritto da tutti i presenti:

 (clicca sulla foto per ingrandire il testo)


Seguono altre panzane, che invece farebbero cadere i capelli ai tecnici del Catasto, del Genio Civile e a qualunque studente degli Istituti Tecnici per Geometri europei; ma certamente non farebbero ridere Mastro Geppetto, né tantomeno il Presidente della Camera Penale di Benevento, Dr. Sergio Pezza. Infatti, durante un processo a mio carico, il Giudice non credette al Sindaco, né all’Ingegnere Responsabile dell’Ufficio Tecnico, né al Consulente Tecnico di Parte, né ai quattro confinanti la via comunale interrotta dalle loro stesse opere abusive.

Deve sapere che non tutti gli uomini politici gonfiano i palloni aerostatici, perché sanno che i palloni si sgonfiano e le balle tornano a sempre a galla, specie quando la memoria tradisce chi le gonfia a dismisura.

Informo che tra il cimitero e la strada chiusa dalla recinzione abusiva c’è uno spazio di circa 25 m. Perciò, ritaglio la verità sottoscritta e consegnata ai Carabinieri dal Sindaco Fabrizio D’Orta, dal Capo dell’Ufficio Tecnico di Sant’Angelo a Cupolo, ing. Nicola Maioli e l’ingegnere dell’ENEL, mentre spostava la cabina dalla sede stradale:

(clicca sulla foto per ingrandire il testo) 


Le ricordo che il Prefetto ordinò al Sindaco D’Orta di sgombrare le opere abusive da tutta la via comunale.

Distinti saluti e tanti auguri di buona salute.

Benevento, 2 settembre 2025

Attilio Paradiso


sabato 30 agosto 2025

 

PROFILO ATTILIO PARADISO TRATTO DA GOOGLE

Ringrazio l'IA di Google per aver sintetizzato il mio profilo in 4 paragrafi e 3 link💓🙏😋

Attilio Paradiso è una persona coinvolta in parecchi procedimenti penali a Benevento, noto per le sue proteste pubbliche contro funzionari dello Stato e per aver prodotto memorie difensive in tribunale a sua difesa, in formato ipertestuale, su DVD. In sintesi, Attilio Paradiso è una figura controversa che si batte pubblicamente e legalmente per situazioni che ritiene ingiuste e arbitrarie, risultando al momento assolto da tutte le accuse penali, ma ancora impegnato in un confronto acceso con le istituzioni.


Contesto Giudiziario

Paradiso è stato indagato in parecchi procedimenti penali, 18 fino al 2024. è tuttora sottoposto a processo a Roma (procedimento penale N° 24130/2021), in quanto accusato di calunnia nei confronti del Procuratore Generale e dell’Avvocato Generale della Corte di Appello di Napoli, accuse che lui ha sempre negato sostenendo che le sue denunce sono basate su fatti e non calunnie. Il tribunale ha assolto Paradiso, rilevando che non ha mai violato provvedimenti restrittivi e che le accuse contro di lui non sussistono. Paradiso ha presentato documenti difensivi molto dettagliati, anche in formato ipertestuale, per dimostrare le sue ragioni e denunciare presunti abusi da parte di membri della magistratura, forze dell’ordine e del comune di Sant’Angelo a Cupolo.


Attività Pubbliche e Proteste

Attilio Paradiso è noto per le sue proteste pubbliche che spesso si svolgono di fronte a sedi istituzionali, come il Viminale, Palazzo Chigi, Palazzo di Giustizia e la Prefettura di Benevento. Spesso denuncia presunti comportamenti illeciti di alti funzionari dello Stato, chiedendo giustizia con videomessaggi pubblici. Le sue apparizioni sono disponibili anche su YouTube, dove si trovano video interviste e conferenze stampa con le sue schiette, lucide e ponderate dichiarazioni pubbliche.


Situazione Personale e Richieste

Con cartelli di grandi dimensioni, Attilio Paradiso denuncia di essere sottoposto a vessazioni, restrizioni di libertà ingiuste e mancate notifiche di provvedimenti da parte di autorità giudiziarie, sostenendo un sistema che gli nega il diritto di difesa e aggrava la sua condizione personale. Ha inoltre chiesto formalmente l'annullamento delle imputazioni a suo carico e di poter essere ascoltato, puntando il dito contro chi ritiene responsabile di aver creato un vulnus istituzionale nei suoi confronti.


Ringrazio e saluto le Intelligenze Artificiali, anche se non possono ancora competere con la mia, che invece è paradisiaca😜😇😅

Attilio Paradiso
30 agosto 2025

domenica 17 agosto 2025

Patane, melanzane e panzane aerostatiche.
Clicca sulle immagini per ingrandirle

In 3 minuti leggerete una storia inedita di vera ingiustizia e di vera follia, che vi farà piangere, ridere e ... così sia.

Ultimato un casermone allo scopo di trasferire il nostro negozio di arredamenti, il 17 agosto di 28 anni fa emigrammo da Casalbore e con due fanciulle dotate di doppia cittadinanza, di dolcezza e di santa benedizione andammo a vivere in un comodo, spazioso e tranquillo casermone di 3.500 metri cubi, posto a 88 metri dal piccolissimo, ma silenziosissimo camposanto di Pastene.

Ecco la panoramica dall'alto

Anziché urbanizzare ed asfaltare la via che tuttora porta ai nostri defunti magazzini espositivi, l'allora Sindaco Viceré, l’Assessore all’Urbanistica Bosco e i funzionari tecnici comunali consentirono che l’ENEL ostruisse il tratto iniziale di Via Vallone San Nicola, con un muro ed una cabina elettrica, mentre con la qui visionabile Delibera del 1995 avevano ordinato all'ENEL di incollare la cabina al cimitero.
Ma le cose non andarono come prescriva la Delibera, perchè due anni dopo l'ENEL ancorò la cabina sulla sede stradale e li è rimasta per altri 14 anni, insieme a tutte le fioriere mobili di Pastene.


Dopo innumerevoli fuochi innaturali, preghiere, diffide e querele, il Sindaco eletto nel 2011, geometra Fabrizio D’Orta, e il Funzionario Responsabile dell’Ufficio Tecnico, ingegnere Nicola Maioli, ordinarono di spostare la cabina elettrica nei pressi del cimitero, allo scopo di sgombrare la via comunale occupata abusivamente dall’ENEL.

Non sopportando la vista
dei morti, della strada cadaverica e dei pastenesi moribondi, l’ingegnere Maioli fece picchettare la via comunale da ben 3 geometri: uno capace di usare il tacheometro, l'altro capace di tenere la mazza del primo geometra e il terzo capace di inchiodare i picchetti nella terra. I 3 geometri non solo picchettarono i bordi della via comunale, dal camposanto al secondo incrocio, peraltro già periziato dal CTU e dai Carabinieri con 2 pericoli di morte, ma segnalarono che la via era stata occupata da frutteti, da oliveti, da recinzioni dozzinali, da cagate maschili e femminili e da un dispettoso fabbricato, edificato scherzosamente sulla sede stradale per rendere più ardimentoso l'accesso ai nostri magazzini.

clicca se vuoi sentire i protagonisti del breve video
Cosicché, dopo innumerevoli, ostinate omissioni, incendi, esalazioni di diossina ed omessi controlli, l’ingegnere Maioli firmò la qui linkabile "Ordinanza per il ripristino dello stato dei luoghi per interventi abusivi su suolo pubblico".


Sfortunatamente accadde che l’ingegnere Maioli e Re Bosco furono rinviati a giudizio e processati per non aver messo in sicurezza la strada comunale, mentre io
subivo il primo processo per calunnia e diffamazione a mezzo stampa di volantini ed esposizione permanente di grandi manifesti, per aver accusato il Viceré di Pastene, l'ingegnere Maioli e il Re Bosco di Perrillo di aver permesso la chiusura abusiva dell'imbocco primario della via comunale, con le fioriere mobili e con una schifosa cabina senza ruote.

Ricordando cosa aveva scritto e protocollato nel 2005, RE Bosco si avvalse della facoltà di non rispondere, mentre l’ingegnere Maioli, i suoi testimoni e il successore del RE giurarono che nei pressi del cimitero di Pastene la via comunale “non è mai esistita”.

Allo stesso modo giurò davanti a me il miglior geometra, ma il peggior pallista pastenese, poi eletto erede di RE Bosco, quantunque nel 2011 avesse scritto insieme al Maioli l’esatto contrario di quanto avevano giurato all'infallibile Dr. Sergio Pezza, con queste precise parole: “I rappresentanti del Comune fanno presente che la cabina insiste sull’imbocco di una vecchia strada comunale in disuso e che il Comune prevede di riaprire la stessa per soddisfare le richieste avanzate dai proprietari dei fondi limitrofi”.

So che non mi crederete, ma io fui assolto con formula piena dal Dr. Sergio Pezza, perché avevo diffuso la verità attraverso Facebook, YouTube e centinaia di manifesti. Tuttavia, altri magistrati mi hanno fatto tribolare il calore e le pene dell'inferno, per altri 17 anni.
So che non mi crederete, nemmeno se giurassi davanti a Padre Pio, ma pure l’ingegnere Maioli e Re Bosco furono assolti con formula piena, non dal Giudice Unico, ma da 4 giudici speciali e 2 presidenti specialisti, sebbene i pallisti avessero riempito di panzane, di balle e melanzane la Prefettura e tutto il Palazzo di Giustizia, dal piano terra, al quinto e fino al Quirinale.

MORALE DELLA FAVOLA VERA
a) Chi giura la verità va all'inferno, viene pesato dal farmacista e paga solo l'avvocato e gli specialisti per l'accompagnamento.
b) Chi invece vende balle a profusione, vince non solo i processi, ma acchiappa le benedizioni e vince pure le elezioni.


clicca sulle immagini per ingrandire ... la merda

Pastene, 17 agosto 2025
Attilio Paradiso




martedì 22 luglio 2025

 

 Opposizione alla proposta di archiviazione.  



Io sottoscritto Paradiso Attilio, nella qualità di parte offesa nel pp n. xyz.24.44, ho constatato che il sistema di archiviazione digitale della Procura di BN non è conforme alle direttive europee, né al Codice di Amministrazione Digitale italiano, perché la scansione del fascicolo non consente di visualizzare gli atti scritti in ipertesto, perchè le pagine costituenti il fascicolo  non sono funzionali alla visione dei link, che invece costituiscono le fondamenta, i muri portanti della denuncia e sono atti probatori indispensabili per accertare i reati.

Ho constatato, altresì, che il PM e il Procuratore aggiunto hanno forse commesso l’errore di leggere la mia denuncia-querela del 13/11/2024 sulla copia cartacea, anziché sul DVD. Forse non hanno cliccato sui collegamenti ipertestuali, perciò non hanno visto i 13 elementi probatori posti a sostegno della denuncia. Infatti, 2 mesi dopo la registrazione della querela al RGNR, il PM delegava le indagini alla P.G. e chiedeva di “acquisire dal denunciante copia dei documenti menzionati in denuncia, su supporto informatico. In buona sostanza, il PM ha chiesto di acquisire gli stessi documenti che avrebbe potuto vedere sul suo computer 2 mesi prima, con un semplice click, se solo avesse letto il primo paragrafo della querela.

Appare altresì presumibile che il PM non abbia visto le querele precedenti, né le integrazioni successive alla denuncia del 2024, ove contesto non solo lo stesso reato omissivo, ma, con ogni dovizia di prova, reati molto più gravi a carico dell’imputato NM, di altri funzionari comunali e del dr. MLM, che, essendosi rifiutato di ordinare la rimozione delle opere abusive e la messa in sicurezza della via comunale antistante casa mia, è diventato complice e responsabile di omissione, come il NM.


Ho infine constatato che la richiesta di archiviazione del PM e del suo Capo riguarda solo il reato omissivo di NM, anziché i molteplici reati contestati allo stesso e ad altri funzionari comunali. Reati che invece spaziano dal falso ideologico al falso materiale in atti di pubblico ufficio, falsa testimonianza ai Magistrati e alla Polizia Giudiziaria, rifiuto di accesso agli atti e rifiuto d’ufficio, mistificazione di atti amministrativi concernenti il Piano Urbanistico Comunale, falsificazione di delibera di giunta, stalking giudiziario, depistaggio, mistificazione di cartografie, atti ed aerofotogrammetrie non conformi alle mappe catastali e alla realtà dei luoghi visti dal basso,

Nelle 3 pagine poste a sostegno della richiesta di archiviazione, i Magistrati non hanno messo in evidenza alcun documento da me prodotto attraverso i link, per sostenere tutti i reati commessi da NM e dalle altre persone. Infatti, i due Magistrati scrivono esattamente così: “Orbene, all’esito dell’attività investigativa espletata, l’analisi della documentazione agli atti impone di affermare l’insussistenza di ipotesi di reato. Ed invero, dall’esame degli atti investigativi, emerge, ed appare necessario ribadirlo, che nessun abuso edilizio era mai stato accertato e sanzionato”.

Ciò dimostra chiaramente che i due magistrati non hanno visto l’ordinanza di demolizione dell'ing. NM, né la successiva Sentenza del TAR, né l’Ordinanza sottoscritta dal Prefetto Cappetta, né hanno parlato degli altri reati commessi dal NM e dagli Amministratori a lui vicini.

Giacché i reati sono veramente tanti, attraverso i seguenti ritagli ripropongo solo quelli più appariscenti, finalizzati ad accertare quantomeno le responsabilità omissive di NM, nonché dei quattro Sindaci ed assessori che hanno retto il Comune, dal 1997 ad oggi:

ANNO 2005


ANNO 2011

 

ANNO 2016


 

ANNO 2018


 

ANNO 2025

 

La richiesta di archiviazione non tiene conto dei numerosi reati contestati all’ing. NM, al Commissario prefettizio, alla Segretaria comunale e alla sig.ra B. Ma il PM chiede di archiviare anche il reato che il Responsabile dell’UTC sta reiterando dal 1997 ad oggi, visto che tuttora la strada è chiusa da un muretto abusivo, da alberi, da una recinzione abusiva e da un fabbricato costruito per 2 metri sulla sede stradale, mentre il secondo imbocco della strada comunale è stato dichiarato tuttora pericoloso dal Dirigente e dal Responsabile del Servizio Viabilità della Provincia di Benevento

Se i due Magistrati avessero voluto, potevano recarsi sul posto e controllare la strada comunale, le opere abusive e la pericolosità dell’unica via d’accesso al nostro fabbricato.

Alternativamente, nella terza ed ultima pagina della denuncia-querela, avrebbero potuto cliccare e ascoltare questo breve video di soli 3 minuti, per vedere le opere abusive sulla strada comunale e per capire perché e chi ha seppellito l’imbocco primario di Via Vallone San Nicola con questo filmato ripreso dal vivo, mentre 3 geometri picchettano per la seconda volta la strada comunale, dal cimitero di Pastene al secondo incrocio, alla presenza di tutti i confinanti e altri tecnici di loro fiducia.

Se non avessero voluto disinnescare pure la trentesima denuncia contro l’ing. NM, i due magistrati avrebbero delegato la P.G. o i Carabinieri del RIS, per verificare lo stato dei luoghi, per analizzare la delibera mistificata dal Maioli e per controllare se la Delibera di Giunta Comunale del 1992 era stata stampata con una laser, con una inkjet, con una Olivetti anni 70 e se recava firme attendibili e se l’allora Sindaco, l’allora Segretario comunale e i componenti della Giunta sono vivi o sono morti.

 

P.Q.M.   chiedo

l’imputazione coatta di NM, in quanto Responsabile dal 1997 ad oggi dei reati descritti al seguito, con piena consapevolezza, dolo e smaliziata cattiveria:

  1. illecita concessione di concessione edilizia ai Proprietari della casa abusiva;
  2. omessa azione di controllo sull’opera edilizia beneficiaria di contributi statali post sisma;
  3. omessa urbanizzazione e messa a norma di una via comunale costeggiante aree edificabili;
  4. violazioni delle norme di sicurezza sancite dal Codice della Strada;
  5. ritardata denuncia di abusi su via comunale;
  6. omessa azione di tutela del pubblico demanio;
  7. omessa tutela della sicurezza pubblica sulle strade urbane;
  8. causa di danni all'erario per aver sprecato soldi per commissionare 2 volte lo stesso accertamento tecnico sulla via Vallone San Nicola;
  9. complicità con amministratori comunali e comuni cittadini che hanno certificato il falso ed hanno commesso reato di falsa testimonianza dinanzi ai magistrati e agli Agenti di P.G.;
  10. depistaggio e stalking giudiziario attraverso l'uso delle menzogne e la mistificazione degli atti;
  11. Violazione della trasparenza, del diritto di accesso agli atti non soggetti a privacy e delle norme di comportamento dei pubblici impiegati;
  12. stalking giudiziario per aver sporto 2 denunzie-querele contro di me, sostenute da menzogne e da testi corrotti. Infatti, in entrambi i processi sono stato 2 assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, perché il Maioli aveva corrotto i testimoni e perché i fatti descritti nelle querele erano falsi.

 

NON CHIEDO l’imputazione coatta per tutti gli altri imputati menzionati nella denuncia-querela e nelle successive integrazioni, perché non sono stati oggetto di alcuna verifica investigativa dei Magistrati e della Polizia Giudiziaria, ma anche perché i colpevoli potrebbero essere cascati nelle innumerevoli falsità dell’ing. NM, come ad esempio la Delibera di Giunta del 1992, inspiegabilmente trascurata dal giovane PM e persino dal più esperto capo della lavanderia.

Alternativamente, al fine di evitare il rischio di prescrizione, chiedo che il procedimento penale sia restituito alla Procura della Repubblica ed assegnato a qualunque PM, più volenteroso e più capace di trattare le denunce digitali con competenza, lealtà e diligenza.

Vogliate cortesemente comunicare a mezzo PEC le generalità del GIP e la data che il Magistrato fisserà per l’udienza camerale.


Attilio Paradiso


 



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tempo di lettura 3 minuti + 3 di video-scopate

Esposto al Prefetto di BN ed altre autrità.  

Il 17 aprile 2025 avete ricevuto l’esposto  sopra linkabile ed avete immediatamente informato il dr. Mario La Montagna, che, pur conoscendomi, non mi ha chiesto spiegazioni in ordine alle indegne accuse sottoscritte da 8 persone, con la stessa mano e la stessa calligrafia. Né il Commissario La Montagna ha domandato agli impiegati dell’Ufficio Anagrafe di Sant'Angelo a Cupolo chi sono e dove abitano i cittadini che hanno invitato “le Autorità preposte, affinché non venga eliminato il parcheggio nei pressi del Cimitero di Pastene (…), nonché venga accertata la legittimità dell’immobile del Sig. Paradiso”.

 

(clicca sull'immagine per ingrandirla)

Appare strano o quantomeno incredibile che l’esperto, intelligente Commissario napoletano non si sia insospettito, non solo perché gli 8 presunti pastenesi firmano l’esposto con la stessa calligrafia, ma perché sa benissimo – a meno che non abbia preso un colpo - che non desidero affatto eliminare il parcheggio , per quanto inguardabile.

(clicca sulla foto per ingrandirla)

Invece, voglio renderlo sicuro, degno e usufruibile, dopo 33 anni di indecente abbandono e di innumerevoli, vane denunzie trasmesse ai Prefetti, ai Procuratori della Repubblica, ai Capi di Governo, a Matteo Salvini e a Matteo Piantedosi.

Al fine di palesare la mia buona, piena volontà di risolvere un serio problema di viabilità e di pericolo per la circolazione stradale, allego copia della lettera certificata del 24.9.2024, che per l’appunto inviai lo scorso anno al Commissario La Montagna e successivamente al Prefetto Moscarella, con la qui linkabile PEC del 20 ottobre 2024.

Ecco il progetto trasmesso al Commissario e al Prefetto per mettere a norma il parcheggio e l’imbocco di Via Vallone San Nicola:

(clicca sull'immagine per ingrandirla)

Appare altresì strano e miserevole che la Procura non si sia svegliata e non abbia allertato i Carabinieri del RIS, al fine di scoprire ciò che ho scritto con denuncia-querela pp 6028/24/44, a proposito della falsa delibera del 1992.

Se desiderate la pace, dovete cercare di ottenerla non attraverso le demolizioni e i bombardamenti dell’ingegnoso capotecnico Nicola Maioli, ma con il dialogo costruttivo e con le buone azioni. E non dovete sciupare questa opportunità, perché il Padreterno perdona tutti i peccati, ma non dimentica quelli già fatti.

Sant’Angelo a Cupolo, 21 luglio 2025

Attilio Paradiso
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