mercoledì 7 novembre 2018

Mail certificata al Ministro di Giustizia, On.le Alfonso Bonafede.


     Egr. Sig. Ministro,

apprezzo l'impegno da Lei profuso per velocizzare i procedimenti giudiziari, limitare la prescrizione ed assicurare la giustizia nel rispetto dell' Art. 111 della Costituzione, non solamente nei confronti dell'imputato, ma per tutelare i diritti di coloro che subiscono reati ed accusano danni, talvolta irreversibili come per il defunto Stefano Cucchi, specie quando gli imputati svolgono mansioni pubbliche alle dipendenze dello Stato.

Nei decorsi 9 anni ho sporto ben 35 denunce-querele, tutte contro amministratori locali e pubblici funzionari dello Stato. Ma, per nessuna di esse l'azione obbligatoria della Procura è stata conclusa nei termini del C.p.p.

Laddove è successo, i fascicoli sono passati da un PM all'altro, addirittura tre volte, come per le tre querele sporte dal 2010 al 2012 (che in 8 anni hanno visto regredire i fascicoli 6 volte in Procura, da 3 GIP a 3 PM, e come  ad esempio sta succedendo per la denuncia del 14.3.2017, che in soli 18 mesi ha già cambiato 3 volte il PM.

Nel corso di 21 anni, ovvero da quando la mia famiglia è limitata nell'esercizio di diritti fondamentali dell'uomo, riconosciuti dalla CEDU e dalla Costituzione italiana, non ho mancato di informare la Presidenza della Repubblica, il CSM, la Procura Generale e i vari Ministri che hanno preceduto il Suo Mandato. Ma lo Stato non risponde, e nemmeno il Ministro Salvini (v. diffida, poi trasmessa anche al PCM, Prof. Conte).

Nel 2015 ho adito anche la Corte Europea, ma il ricorso è stato dichiarato "inammissibile", perché devono finire prima i processi in Italia. Giacché i reati denunziati il 24 giugno 2009 saranno verosimilmente prescritti in appello, il 12 p.v. presso la Procura di Napoli, non resta che ritentare la sorte con un altro ricorso alla CEDU ed aspettare altri 2 anni e 7 mesi.

L'allegata foto riassume, in breve sintesi e per quanto possibile, la vicenda che ha originato le 35 querele.

Se volesse concedermi l'ascolto nella settimana successiva alla prossima, Le sarei molto grato.

Distinti saluti,
Attilio Paradiso

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