LETTERA SPALANCATA
al PREFETTO di BENEVENTO e per conoscenza al Presidente Giorgia Meloni
Sono 2 anni che tento di parlare col Prefetto, Dr.
Carlo Torlontano, ma ho l'impressione di scrivere a una persona che non parla
l'italiano, perchè sembra che mi veda come un nemico da abbattere e che agisca
per ostilità ed avversione, forse perchè non ho soldati al seguito, né sono
protetto da un partito.
Domando:
👉quali diritti garantisce, a quale Governo obbedisce e quale Repubblica
rappresenta, se, non potendo più contare sulla DIGOS, ha fatto chiamare il
Comandante della Polizia Municipale di BN per farmi sequestrare i manifesti e
per farmi allontanare dai militari, prima, durante e dopo la Festa della
Repubblica?
👉Perchè ha abusato della sua comoda pozione di comando per scomodare le
milizie armate e lasciare che i militari violassero l'art. 243 del codice
penale, l'Art. 13 e l'Art. 21 della Costituzione?
👉Avrebbe chiamato i militari, se fosse venuto a manifestare il Sindaco
di Forza Italia, Arturo Leone Vernillo, o il Senatore di Fratelli d'Italia,
On.le Matera, oppure i segretario provinciale della CGIL?
👉Avrebbe chiamato pure le milizie di Avellino e la
Celere di Foggia, se sotto la Prefettura fossero venuti a mostrare i manifesti
il Popolo delle Libertà, come dinanzi al Palazzo di Giustizia di Milano?
Lei è diventato complice degli illeciti che da 14 anni metto a nudo
sui manifesti, altrimenti avrebbe già commissariato gli Amministratori comunali
di Sant'Angelo a Cupolo. Invece di tutelare l'ordine pubblico, la legalità e la
libera circolazione, appare evidente che in Municipio, in Prefettura e in
Procura state proteggendo crimini e criminali.
Lei è complice di un sistema delinquenziale, perciò
spara con le armi che non sono sue, ma sono in dotazione dei soldati che lei
comanda.
Se il Presidente Meloni se ne infischia, vuol dire che
il Governo della nazione è morto.
Sant'Angelo a Cupolo, 27 giugno 2023
Attilio
Paradiso
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