AL MINISTRO DI GIUSTIZIA, AL MINISTRO DELL'INTERNO
e per conoscenza a Sergio Mattarella e Giorgia Meloni
Premesso
- che l'Art. 21 della Costituzione stabilisce
che "Tutti hanno diritto di
manifestare liberamente il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione";
- che l'Art. 17 della Costituzione statuisce
che "I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.
Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto
preavviso";
- che l'Art. 17 della Costituzione sancisce
che le manifestazioni pacifiche con manifesti o con altri mezzi leciti, ovvero
non pericolosi e non lesivi degli altrui diritti, possono essere vietate
"soltanto
per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica";
- che, secondo gli ordinamenti di pubblica sicurezza, le autorità delegate ad impedire le manifestazioni, singole o plurime, non è la Polizia Municipale, ma il Prefetto, il Questore e il Sindaco;
- che ho sempre espresso le mie rimostranze, le contestazioni e miei diritti unicamente da solo, mai sgarbatamente o in maniera aggressiva, ma esclusivamente con manifesti, con denunce veritiere, parole e toni moderati, senz'armi, senz'arrecare intralcio alla circolazione stradale, senza disturbare i cittadini e senza mancare di rispetto ai Vigili Urbani e alla Polizia di Stato;
- che i Vigili, per ordine del loro Comandante, mi hanno sequestrato oggetti del tutto leciti e per niente pericolosi, sia per la sicurezza degli agenti stessi, sia per la pubblica incolumità;
- che l'Art. 13 della Costituzione recita: " (...) In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto. E` punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà"
Resta comunque il fatto grave che il Comandante Fioravante
Bosco ha disposto il sequestro di oggetti non pericolosi, mi ha multato, non ha
informato il PM entro le 48 ore e non è stato punito, né dal Prefetto, né dal
Sindaco Mastella, quantunque informati dallo scrivente.
Ne consegue che le sanzioni comminate dai Vigili Urbani di Benevento, nonché i sequestri ordinati dal loro Comandante, si sostanziano come atti altamente lesivi di diritti inviolabili ed appaiono come provvedimenti anomali, illegittimi, privi di fondazioni, privi di riferimenti normativi, incostituzionali, abusivi, oppressivi e repressivi di libertà fondamentali.
Quindi, appare improprio e privo di
fondazioni anche il giudizio espresso dalla Funzionaria Responsabile dell'Area
III, Dr.ssa Maria De Feo, per i seguenti
motivi:
- le manifestazioni solitarie in luogo aperto non sono soggette ad autorizzazione del Questore, né del Prefetto, né del Sindaco di Benevento. Infatti, dal 2009 ad oggi, nessuna autorità ha vietato le manifestazioni con un provvedimento scritto o quantomeno motivato a voce.
- Nessuna autorizzazione, quindi, ero e sono tenuto a chiedere al Sindaco, perchè da quando contesto le istituzioni con denunce e con manifesti, tanto a Benevento, a Roma o in altre città, non ho mai "occupato la carreggiata di tipo F", come falsamente dichiara il Comando di Polizia Municipale e impropriamente ripete la Dr.ssa Feo. Infatti la Funzionaria delegata dal Prefetto, pure avendo visto i filmati da me esibiti, così conclude: "esaminate le controdeduzioni trasmesse dall'Organo verbalizzante con nota n. 77188 del 12-07-2023, con le quali è stata confermata la validità del verbale, il quanto il Sig. Paradiso Attilio occupava il suolo pubblico senza chiedere al Sindaco di Benevento la prescritta autorizzazione (...), ingiunge di pagare ...".
- La Dr.ssa De Feo non tiene conto della Legge Costituzionale, non tiene conto delle norme italiane mirate a tutelare la sicurezza pubblica e la pubblica incolumità; confonde non solo il Codice della Strada con i diritti inviolabili della persona, ma confonde il cittadino con un autoveicolo, un carrello per la somministrazione di granite o un oggetto qualunque in sosta vietata. La Dr.ssa De Feo non tiene minimamente conto dei diritti suoi e di tutti i cittadini, perchè nessuna persona, italiana o d'altra nazione, è obbligata a chiedere l'autorizzazione al Sindaco Mastella per circolare, per sedere o per manifestare civilmente su suolo pubblico, allo stesso modo come digiunava Marco Pannella per difendere i diritti dei reclusi.
- La Responsabile del Procedimento, infine, non
tiene minimamente conto di quanto ho rappresentato nei tre ricorsi, né ha
tenuto presente che, tranne il Comandante della Polizia Municipale di
Benevento, nessun Prefetto, nessun Questore e nessun Vigile Urbano mi ha vietato
di contestare pacificamente le istituzioni, dal 2009 ad oggi, anche perchè, se
il Questore, il Sindaco o qualsiasi Prefetto avesse ravvisato una pur minima inflazione,
mi avrebbe ordinato di non manifestare più, senza scomodare numerose pattuglie
di Vigili Urbani e, per ben 14 anni, innumerevoli pattuglie della Digos o della
Polizia di Stato.
Alla luce di quanto ho innanzi riferito e di
quanto ho scritto più dettagliatamente nei
ricorsi,
CHIEDO
di annullare e di riformare in autotutela la disposizione sottoscritta dalla Dr.ssa Maria De Feo, con prot. n. 83169 del 13/10/2023. Tanto chiedo per evitare ulteriori oneri per me, per il Comune di Benevento e per lo Stato, nonché per scongiurare ulteriore contenzioso dinanzi al Giudice di Pace, ferma restando la facoltà di chiedere il risarcimento dei danni materiali, morali e fisiologici sinora subiti, visto che da quando ho spedito il primo esposto-denuncia del 2009 in Prefettura, ho subito restrizioni di libertà, vessazioni, arresti temporanei, mobbing, stalking giudiziario e cattiverie dai poliziotti, mai dettate da necessità, né da un decreto sottoscritto dalle autorità.
Tenuto conto che starò fuori sede per motivi indifferibili, ho necessità di conferire incarico legale entro venerdì prossimo. Pertanto, la prego di farmi conoscere le Sue determinazioni entro la stessa data e di sollecitare la Dr.ssa De Feo, affinché dia rapida risposta all'istanza del 27/10/2023.
Attraverso due manifesti che ho mostrato sui network, difronte la Prefettura e sui marciapiedi del Tribunale, a pag. 3 riassumo brevemente le ragioni per le quali contesto i Prefetti, i Magistrati e le autorità superiori, nonché l'attività di mobbing subita fino ai fatti accaduti questa estate.
Sant'Angelo a Cupolo, I novembre 2023
Attilio Paradiso
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