sabato 7 ottobre 2023

 

Diffida alla Com.te della Polizia Stradale di BN


A seguito Sua mail certificata del 5/10/2023, priva di perizia e di protocollo, riscontro l'avvenuta ricezione del Suo tardivo e riduttivo messaggio, che qui replico nella sola parte sostanziale:

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Per mio e per suo agio, ricordo che, con la
richiesta di perizia del 25/8/2023 e con le successive note di sollecito, segnalavo l'urgenza ed evidenziavo, altresì, che per motivi giudiziari avrei trasmesso i suoi accertamenti al Presidente della Repubblica, alla Procura di BN, alla Procura Generale e al Ministro dell'Interno.

Pertanto, non ritengo giustificata la ritardata risposta scritta, né il fatto che abbia omesso di inviarmi le rilevazioni tecniche, entro i termini prescritti per Legge e per evidenti ragioni di sicurezza pubblica, avendo chiesto io l'accertamento tecnico più di una volta, anche al Responsabile da Lei incaricato (vedasi nota del 1.9.2023).

Prendo atto che ha invece informato il Procuratore della Repubblica e il Prefetto di Benevento, come se gli utenti della strada, io e i miei congiunti non avessimo diritto a sapere se un incrocio stradale è pericoloso, se è conforme alle norme di sicurezza, se 2 vie comunali rispettano le norme del Codice della Strada e se un breve tratto stradale di via Vallone San Nicola è o non è transitabile dai camion di grandi dimensioni, visto che tuttora la via è in stato di evidente abbandono, è ostruita da opere abusive ed invasive e sconta l'incuria del nuovo Sindaco, degli Assessori e dello stesso Responsabile tecnico che ha permesso le occupazioni abusive, omettendo di sanzionarle quando è stato informato dal sottoscritto, dal mio avvocato e da mia moglie.

Se la sua perizia presenta elementi di pericolo o di non conformità al Codice della Strada, bene ha fatto ad informare il Prefetto e la Procura, se tempestiva è stata. Ma, resta comunque omissiva nei confronti del cittadino richiedente, che ha invece diritto di sapere, prima del Prefetto e del Procuratore, se corre pericolo e se può raggiungere la sua abitazione con un mezzo di lavoro.

Qualora si fosse invece uniformata ai rilievi richiesti dai Prefetti ed effettuati prima dal Comandante Alfano e poi dal Comandante Vetrone, avrebbe dovuto comunque informare me, ma non era tenuta ad informare la Procura della Repubblica e neppure il Prefetto, perchè il Dirigente Vetrone ha concluso così:

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Le suggerisco di inviarmi istantaneamente la scansione della perizia deposita in Procura, con relativo timbro di accettazione, entro le ore 12 di domattina, in quanto sono tenuto a supportare procedimenti penali recentissimi e remoti, proprio contro le autorità che lei ha informato.

Nulla ricevendo, sarò costretto non solo ad informare il Presidente della Repubblica, ma a denunziare lei e il Responsabile da lei incaricato, per reiterato rifiuto d'Ufficio e per favoreggiamento, ai sensi dell'art. 328 e dell'art. 378 del Codice penale.

Sant'Angelo a Cupolo, 5 ottobre 2023

Attilio Paradiso
attilio.paradiso@pec.it

lunedì 21 agosto 2023

 AZIONE DI CONTESTAZIONE PUBBLICA

Per garantire l'Art. 16 della Costituzione, l'art. 1 del Codice della Strada e, quindi, la libertà di circolazione sulle strade, a Genova è stato ricostruito un ponte lungo più di 1 Km, in un solo anno.

Alla Prefettura di Benevento, invece, non sono bastati 26 anni per garantire lo stesso diritto su 100 m. di "strada comunale di interesse generale", costeggianti il mio fabbricato ed altri manufatti abusivi.

In breve sintesi, via Vallone San Nicola è stata dapprima lasciata in stato di perenne degrado dagli Amministratori comunali di Sant'Angelo a Cupolo; poi è stata ostruita dall'ENEL con un muretto e una cabina elettrica (in assenza di delibera di Giunta); ed infine è stata depredata dagli indigeni con la complicità dell'Ufficio Tecnico, dei sindaci e degli assessori che si sono succeduti dal 1997 ad oggi. Tanto è stato fatto indisturbatamente dagli indigeni, con un fabbricato invasivo della via, con siepi, muri, recinzioni ed alberi invasati sulla sede stradale, con la sistematica complicità degli Amministratori.

Preso atto che non avete voluto assumere le iniziative previste dal TUEL, dalle leggi volte a reprimere chi delinque e dalle molteplici norme poste a tutela del bene pubblico, delle strade e dei diritti fondamentali dei cittadini che, contrariamente agli evasori incalliti, hanno pagato gli oneri di urbanizzazione e le tasse sugli immobili, hanno rispettato le leggi urbanistiche, i Piani Regolatori, le distanze dalle strade, le volumetrie dei fabbricati e le leggi di civiltà, comunico che continuerò a contestare le responsabilità Vostre, del Tribunale e della Procura di BN con manifesti, lettere aperte e denunce, fino a quando Via Vallone San Nicola sarà messa a norma e restituita all'uso pubblico.





Sant'Angelo a Cupolo, 21 agosto 2023

Attilio Paradiso
attilio.paradiso@pec.it


martedì 15 agosto 2023

Comunicazione a seguito
mia diffida del 13.7.2023
ed esposto del 27.7.2023.

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 Al Sig. PREFETTO di BENEVENTO

SE è falso ciò che denuncio a grandi lettere sui manifesti, Lei mi doveva querelare 2 anni fa, per un preciso obbligo di legge, in quanto ho accusato il Prefetto, il Sindaco e il Funzionario Responsabile dell'Ufficio Tecnico di Sant'Angelo a Cupolo di non aver fatto ciò che la legge prescrive con il TUEL, ossia di sanzionare e reprimere fenomeni di abusivismo, quale la "illecita occupazione di spazi pubblici".

Fotografo e incollo esattamente ciò che Lei ha scritto il 20/10/2021:

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Invece di commissariare gli Amministratori comunali ed eliminare l'illecita occupazione della via comunale che costeggia casa mia, Lei ha sostanzialmente permesso, con consapevolezza e dolo, che la Polizia Municipale di BN mi sanzionasse e mi sequestrasse i manifesti, non una, ma 3 volte in un mese, per aver contestato sui marciapiedi le responsabilità Sue e dei Suoi predecessori, di tanto in tanto per qualche ora al giorno, in maniera pacifica, senza ostacolare i pedoni e tantomeno i veicoli autorizzati al transito in ZTL.

Se la via è di pubblica utilità, come Lei ben sa, e se la sede stradale risulta ancora occupata da opere abusive realizzate in difformità al P.R.G. e alle norme di sicurezza prescritte dal Codice della Strada, Lei è più responsabile del Sindaco e del Capo dell'UTC, perchè con la Lettera del 20/10/2021 ha dimostrato di conoscere il TUEL, ma in buona sostanza protegge le illegalità, in quanto si rifiuta di agire in base alle Leggi sulla "illecita occupazione di spazi pubblici". E dovrebbe anche sapere che tali reati sono sempre perseguibili e  non si estinguono mai, finché gli spazi demaniali saranno ripristinati e restituiti all'uso pubblico.

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Per come stanno le cose, Lei può alleggerire solo il carico penale, ma deve assumere i poteri sostitutivi senza indugio, oppure deve fare ciò che non ha fatto da 2 anni ad oggi: trasferire il peso delle responsabilità al Sindaco ed augurarsi che in 5 giorni restituisca all'uso pubblico via Vallone San Nicola, dal primo al secondo incrocio, anche e soprattutto perchè - con esposto del 27 luglio scorso - Lei è stato pure informato sulle falsità commesse nella stesura del PUC dagli Amministratori, dai Tecnici e dagli Assessori specialisti.

Tanto mi è parso di riferire, perchè in Italia l'induzione alla corruzione, allo stalking, all'abuso d'autorità e il rifiuto di atti obbligatori per legge sono perseguiti penalmente e civilmente, in quanto generano danni alla persona, allo Stato e alla collettività.

Le suggerisco di ascoltare un breve messaggio filmato, che per Lei ho registrato poche sere fa.

Sant'Angelo a Cupolo, 7 agosto 2023

Attilio Paradiso

martedì 8 agosto 2023

 

MEMORIE PER SEQUESTRO MANIFESTI

Al Tribunale del Riesame di Benevento

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Io sottoscritto Paradiso Attilio, nato a Casalbore (AV) il 18.2.1951 e residente a Sant'Angelo a Cupolo (BN) in Via Vallone San Nicola 2, indagato nel procedimento contraddistinto in oggetto e proprietario del pannello di multistrato con due manifesti attaccati su entrambi i lati, con la presente impugno il Verbale e il Decreto di convalida del sequestro  e denunzio le seguenti irregolarità, anomalie comportamentali e illegalità.

Quella del 5.3.2020 non è la prima, ma è una delle numerose volte che gli agenti della Digos - con le buone maniere o con quelle non consentite dalla Legge e dal Codice Etico Europeo per la Polizia -  limitano l'esercizio del diritto di espressione, mi tolgono i manifesti e mi portano in caserma, pur conoscendomi e sapendo che non disturbo la quiete pubblica, sono rispettoso dei diritti e della libertà di tutti e non sono mai stato minaccioso con i magistrati, gli impiegati pubblici e i poliziotti, nemmeno quando quelli più irrequieti allungano le mani sul mio corpo, prendono a calci i manifesti, mi strappano il cellulare o la telecamera protettiva dalle mani, mi afferrano e mi trascinano in questura come un terrorista, al cospetto di centinaia di spettatori, autorità e giornalisti diverti e ammutoliti, danneggiando  irreversibilmente il mio decoro e facendo intendere che io stia facendo azioni proibite dalla legge.

E' offensivo rinfacciare l'operato di funzionari della Digos e dello Stato col seguente manifesto?

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Non domandate a me, perchè sarebbe inutile e piuttosto scontata la risposta. Ma, tanto per acquisire quella degli agenti, chiedete agli Ispettori Lollo, Porreca e alla Dr.ssa Giovanna Salerno da chi avevano ricevuto gli ordini e quali ragioni avevano per strapparmi due poster dal collo, afferrarmi per le braccia, trascinarmi per oltre 20 m. come un sacco di spazzatura e portarmi in Questura con autoambulanza al seguito, per sequestrare me e i manifesti, fino a quando l'ex Ministro di Giustizia Orlando andava via dall'Hotel President e da BN.

Per quali ragioni la Dr.ssa Salerno non impedì che i suoi sottoposti mi trattassero come un criminale? Per quali ragioni il 5 u.s. la Vicaria del Questore ha sequestrato solo 2 manifesti, ma non ha voluto sequestrare quelli che incollo al seguito e quello innanzi riprodotto, dove compare lei e gli agenti più gradassi della Digos?
Prende decisioni da sola, esegue ordini conferiti dal Questore, dal Prefetto o dal palazzo di Giustizia?

Nel manifesto incriminato, in quello riprodotto nella pagina precedente e in quelli che incollo al seguito, che non ha portato via, ho sintetizzato le cause delle mie contestazioni, non solo per i reati che addebito ai Prefetti, ma soprattutto per i comportamenti abnormi del Procuratore Generale della Repubblica di NA, del Presidente del Tribunale, del Dr. Aldo Policastro e del Procuratore Aggiunto di Benevento.

Se sono offensivi i volti anonimi di 2 Prefetti inerti, che rifiutano atti d'ufficio e non assumono decisioni come Ponzio Pilato, perchè non sono offensivi i volti di 4 autorevoli Magistrati che fanno stagionare le mie querele nei due palazzi di giustizia, che decidono la mia sorte in camera oscura e mi infliggono una misura restrittiva, senza  nemmeno notificarmi il provvedimento, come invece ha immediatamente fatto il PM che ha convalidato il sequestro?

E poi, se i manifesti sono offensivi, chi giudica e mi deve querelare: un poliziotto o le persone offese?

Patisce più una persona afferrata, trascinata e arrestata dai poliziotti o fa più danni  un pezzo di carta?

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Sono offensive, minacciose e pericolose una sedia pieghevole e le parole scritte nei manifesti? Per contestare l'operato del Sindaco, del  Prefetto e dei Magistrati occorre chiedere il consenso al CSM, alla Giunta per l'Autorizzazione a Procedere o ai Dirigenti dello Stato che contesto?

Gli agenti ritengono che i nostri padri costituenti hanno concesso la facoltà di esprimerci liberamente o in misura restrittiva, per prendere in giro il popolo, per reprimere le parole contrarie di Erri De Luca, le sferzate di Crozza,  le narrazioni storiche di Pino Aprile e perchè le vignette sataniche di Forattini fossero represse dal più ricco, dal più votato, da chi governa su nostro mandato o da chi ha il potere di decidere sulla sorte e sulla libertà dell'imputato?

 


 Dopo aver compreso le vicissitudini umane dei poliziotti rispettosi e scrupolosi, dopo aver tollerato ed altresì perdonato decine e decine volte gli agenti che, per evitare di incorrere nel reato di cui all'art. 328 c.p., sono stati costretti a subire comandi che non avrebbero desiderato eseguire, il 22/8/2018 ho denunziato i fatti al Prefetto e alla Procura di BN, allorquando sono stato costretto a subire ulteriori provocazioni da una donna, mentre consultavo un fascicolo in Procura ed evidenziavo che erano spariti tutti i DVD (vai al video).

Il procedimento penale n. 5596/18 fu affidato al PM Sansobrino e dopo 19 mesi non risulta ancora concluso, contrariamente alle numerose querele di rimbalzo che dal 2009 mi hanno visto imputato da funzionari statali avvezzi alle panzane, tra le quali quelle sporte lo scorso anno dal Dr. Policastro, di cui due sono state archiviate per infondatezza dei reati denunciati, mentre quella descritta a pag. 2 ha rapidamente concluso l'istruttoria 2 mesi fa, con l'avviso di conclusioni indagini e la notifica di una nuova imputazione. Tanto, a dimostrare che alcuni magistrati e poliziotti valutano i fatti con lucidità, mentre altri "giudicano" con astio e spregiudicatezza.

Prima di completare le indagini per il reato che la Questura e la Procura mi contestano,

  • chiedete al Questore Bellassai perchè non adottò alcun provvedimento, magari per utilizzare in altri compiti gli agenti incompetenti (v. poster pag. 1), quando il 7 luglio 2017 gli recapitai le memorie difensive contro la querela e le false accuse concertate tra la Dr.ssa Salerno e i suoi sottoposti;
  • indagate e scoprite perchè l'ordinanza restrittiva della mia libertà, firmata dal Procuratore Generale l'8/8/2019, è sparita dal fascicolo istruito dal  Procuratore Capo, dagli Uffici del Presidente del Tribunale e persino dalle scrivanie degli agenti della Cosmopol, mentre al suo posto è magicamente comparsa un'ordinanza diversa, con la data del 2/10/2019 e con un testo vistosamente modificato rispetto a quella precedente. E poi, perchè la prima ordinanza (controfirmata per notifica dalla Dr.ssa Tillo) è stata staccata dalle indagini trasmesse dai Carabinieri, prima ancora che le pagine fossero numerate e scannerizzate? Quale delle due è artefatta per coprire una falla o qualche macchia?
  • chiedete al Procuratore Generale per quali ragioni non ha trasmesso la misura restrittiva del 8 agosto, nemmeno a seguito di richiesta stragiudiziale del 27/8/2019 e successivo esposto-denuncia;
  • chiedete, infine, al Presidente del Tribunale per quali ragioni non mi ha dato la medesima ordinanza, quando gliel'ho chiesta con istanza d'accesso ai sensi della L. 241/90, ben prima che scadessero i termini per difendermi dalle accuse del Procuratore Capo e del Procuratore Aggiunto. Tale inadempienza comporterà la contestazione del reato di cui all'art. 328 del c.p.? Oppure verrà prescritta, come quasi tutte le 39 denunzie-querele che ho sporto dal 2009 ad oggi?
  • interrogatemi, se credete, e cerchiamo alla luce del sole, al tavolo del dialogo e della riconciliazione una soluzione economica, per la collettività e per l'immagine dello Stato,  e risolutiva per tutti.

Per quanto il Prefetto fosse stato capace di muovere il primo passo con l'Ordine di sgombro, dispiace che il Dr. Cappetta non abbia poi ripristinato la legalità e la circolazione sulla via comunale ostruita da 23 anni da alberi e costruzioni abusive, che abbia ripetutamente rifiutato il dialogo e che non si sia speso per chiedere almeno il supporto dell'On.le Salvini o del Ministro Lamorgese, al fine di permetterci di lavorare in un fabbricato di 3.600 mc, regolarmente costruito a norma su suolo edificabile, ma non raggiungibile con i mezzi di lavoro.

E dispiace ancora di più aver constatato che gli ordini di limitarmi l'accesso nei palazzi di giustizia, di farmi sparire dalla strada e dalla vista dei rari curiosi non sono germogliati in Questura, ma nel palazzo di Giustizia.

Se avessimo dialogato, avrei liberato la via comunale a mie spese ed avrei ringraziato tutti con un manifesto gigantesco, anziché scomodare le Autorità di Governo ed espormi alle intemperie dei poliziotti, di essere bollato come un pazzo e di essere crocefisso dal Procuratore per un manifesto, veritiero, ponderato e giusto

.

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Se qualcuno volesse a tutti i costi cercare un capro espiatorio per reprimere la libertà di chi comunica e si esprime con lo scritto, come fecero gli amici di Erri De Luca quando subì un processo per una "parola contraria", non offensiva, non minacciosa e tantomeno sovversiva, oppure come gli avvocati penalisti hanno fatto nella camera penale di Milano, per contestare a torto o a ragione il Dr. Davigo,  occorrerebbe promuovere una massiccia propaganda per abrogare l'Art. 21 della Costituzione, che però difficilmente raccoglierebbe i consensi del Presidente Mattarella, del Parlamento e tantomeno degli artisti, dei vignettisti e dei giornalisti, che pubblicano sul WEB e sui giornali nazionali anche a costo di rischiare processi a raffica.

Per completezza, copio e incollo la restante parte dei manifesti non sequestrati:

 

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Se, invece, qualcuno cerca un pretesto per processare la verità e smacchiare l'inerzia, le malefatte e le responsabilità penali dei 6 volti anonimi da me imputati con querele e tantissimi manifesti, gli sono grato, perchè forse meriterò un aumento della pena per i peccati da scontare sulla terra, prima che mi venga cucita la bocca, mi venga tolta la cittadinanza italiana e venga ritirato il permesso di soggiorno pure alla mia famiglia.

Perciò, se volete, consegno tutti i poster che ho stampato, i filmati e le 30.000 pagine che nei decorsi anni ho scritto ai Funzionari dello Stato e ai Magistrati, prima per persuaderli cristianamente ad assumere le proprie responsabilità e fare il proprio dovere nel rispetto della Legge, poi per invitarli ad ottemperare e infine per denunziare le sparizioni, le falsificazioni, le omissioni, le azioni corruttive e i depistaggi del Prefetto Galeone, i ritardi, gli eccessi di potere, gli abusi e i molteplici reati commessi da loro stessi, oltre quelli che da 23 anni addebito agli impuniti Amministratori comunali di Sant'Angelo a Cupolo.

Non ho altro da rendere, se non quanto ho già dichiarato con il Verbale di sequestro del 5 marzo u.s.
al Dr. Antonio Feleppa, uno dei tanti commissari premurosi e cortesi che onorano la Polizia di Stato.

Serenamente attendo di sapere se costituisce reato scrivere la verità e liberamente ciò che penso e che ho già denunziato da 11 anni con 39 querele, nonché di aver dipinto un'immagine simbolica e anonima, che, pur senza parole, racchiude tutto il significato di quanto scritto accanto, proprio per non lasciare spazio ad interpretazioni infelici, utili solo a chi cerca un pretesto per condannarmi, mettermi fuori causa, colpire chi teme e trema per me ed affermare un principio contrario alla Costituzione italiana.

Vale la pena evidenziare che gli accadimenti giudiziari e i manifesti erano già stati da me trasmessi al Presidente della Repubblica e alle Autorità di Governo del Paese, attraverso la mail certificata del 2.3.2020, contenente in prima pagina un recente video messaggio registrato davanti alla Prefettura, più  un blogspot nel penultimo paragrafo.

Alla luce di quanto sin qui esposto

CHIEDO

l'annullamento del decreto impugnato e la restituzione del materiale sequestrato, anche perchè non sussistono nemmeno i presupposti del sequestro cautelativo, in quanto i manifesti sono stati fotografati dagli agenti, prima e dopo il sequestro, sicché viene meno la necessità  "di salvaguardare l'integrità della res scongiurandone il pericolo di dispersione, di modificazione o di manomissione e di alterazione di stato ...", come invece scrive il PM nel decreto di convalida del sequestro.

Il CSM, i Ministri dell'Interno e di Giustizia valuteranno le responsabilità delle persone e dei fatti che ho  riferito, per onorare un dovere civico,  per reprimere la tentazione di non denunziare più e per dare una volta tanto ragione a mia moglie e a tutti quelli rassegnati, che mi hanno sempre detto pressappoco così: "molla, ca senza soldati valorosi nun serve a niente combattere contro  somari, ascari e mulini a vento".

Benevento, 12 marzo 2020

Attilio Paradiso

giovedì 20 luglio 2023

 

Diffida 

 al Prefetto, al Sindaco e al Comandante della Polizia Municipale di Benevento

 

Preso atto che le SSLL non hanno inteso assumere determinazioni in ordine all'azione vessatoria segnalata con istanza del 1.6.2023, con la quale ho chiesto la restituzione dei manifesti illecitamente sequestrati dal Comandante Bosco e l'annullamento della sanzione amministrativa inflitta dallo stesso Funzionario di Polizia Municipale;

Preso atto che il Comandante, non soddisfatto di aver commesso abuso d'autorità per la violazione degli Artt. 13 e 21 della Costituzione e per la distorta interpretazione dell'art. 20 del Codice della Strada, mi ha sequestrato nuovamente gli oggetti di mia proprietà, assumendo poteri che la Legge attribuisce all'autorità giudiziaria;

Visto che il giorno 11.7.2023, avendo verbalmente chiesto la restituzione dei miei oggetti, il Comandante ha rifiutato la mia gentile offerta ed ironicamente ha riferito che la "Legge Bosco non consente di agire diversamente";

Preso atto che l'11.7.2022, mentre aspettavo una risposta dall'agente di guardia al Palazzo del Governo, due agenti della Polizia Municipale non solo mi sottraevano un poster, ma mi ritenevano colpevole di aver violato l'art. 21 del Codice della Strada e perciò hanno comminato una sanzione di 800 €, anziché la multa di 170 € contestata ai sensi dell'art. 20 della "Legge Bosco".

diffido e invito

le SSLL ad esprimersi nel merito della questione in tempi rapidi, a restituirmi gli oggetti sequestrati, a pagare i fastidi che mi avete arrecato, ad esibire le scuse e a far cessare l'azione vessatoria del Dr. Fioravante Bosco e di chi conferisce gli ordini dal Palazzo del Governo di Benevento senza mai mettere nero su bianco.

Per dare la possibilità di vedere cosa è accaduto l'11 luglio 2023, ho caricato un video su YouTube, che potrete ascoltare attraverso questo link: sanzione e video sequestro manifesti Vigili Urbani di BN.

Sant'Angelo a Cupolo, 13 luglio 2023

venerdì 30 giugno 2023

 ORDINANZE E LEGGI TALEBANE


Lettera aperta al Prefetto e al Procuratore della Repubblica di BN, al Sindaco e ai Consiglieri comunali di Sant'Angelo a Cupolo ed altre autorità dell'Ordinamento Costituzionale italiano.


A cosa servono le Ordinanze Sindacali, se l'Assessore alla Sicurezza Stradale, ing. Donato Biele, e la comandante della Polizia Municipale, dr.ssa Antonella Scetta, non sanzionano i cittadini che se ne scatrafottono di quanto prescrive il Sindaco, gli Assessori comunali e il D.Lgs. n. 285/1992, meglio conosciuto come il Codice della Strada?


A cosa serve replicare una Legge dello Stato con un'Ordinanza del Sindaco, se non vengono multati nemmeno i delinquenti che hanno invaso tutta la carreggiata di via Vallone San Nicola con ulivi, noci, prugne, canneti, recinzioni e baraccopoli abusive?


Ricordate o avete dimenticato i manifesti che da 26 anni stampo per farvi vergognare dinanzi a Dio, al Capo dello Stato e agli uomini rimasti fuori dalla mensa pubblica?

Se avete bruciato l'hard disk, ricaricate almeno la seguente foto nella RAM:

(clicca sulla foto per ingrandire il testo)

Egr. Assessore Biele,

quando rappresentavi le minoranze etniche e gli extracomunitari di S. Angelo a C., ricordi la tua interrogazione consiliare sulle occupazioni abusive di Via Vallone San Nicola? E ricordi il manifesto recante la tua firma sul cimitero di Pastene, lì dove fu assassinata via Vallone San Nicola e la Ditta PARADISO ARREDAMENTI?

(clicca sulla foto per ingrandire il testo)

Semmai avessi dimenticato gli italiani che ti hanno eletto per far rispettare le Leggi, ricorda di non fare agli altri lo stesso male che i talebani hanno fatto a te, quando occupavi il posto di chi non contava niente, se non qualche gettone di presenza.

Ebbene, ora che conti ancora meno di ieri, fai sapere al Sindaco Cataffo, all'Assessore Tornusciolo e al Capogruppo di LiberaMente, Cancelliere Giuseppe Petrella, che un buon cristiano deve saper fare l'esame di coscienza ogni mattina, non solamente la domenica, prima di entrare in Chiesa, o un'ora prima dell'estrema unzione.

Qualche domanda al Prefetto e al Procuratore di BN: 

👉Ho denunziato  i crimini e i criminali 7 volte sette. Ma, invece di colpire i trasgressori, avete colpito e strapazzato me. Dopo 14 anni di vessazioni giudiziarie e di coltellate alla schiena, vi sentite così forti e intoccabili da non temere nulla? 

👉Non vi pare di aver fatto l'ultima bravata qualche giorno fa, quando avete permesso che mi fosse sequestrata pure la facoltà di denunziare i reati con i manifesti?



(clicca sulla foto per ascoltare l'ultimo videomessaggio
trasmesso al Prefetto Torlontano)


👉Voi state bene con la memoria di massa o ricordate vagamente il Codice Penale, il Codice della Strada e il Codice di Comportamento dei Dipendenti dello Stato?

👉 Interpretate le leggi a cazzi vostri o le praticate a vostro piacimento,  peggio dei talebani?


Letto, riletto, corretto, firmato con funzione digitale e spedito via PEC da me





martedì 27 giugno 2023

 

LETTERA SPALANCATA

 


al PREFETTO di BENEVENTO e per conoscenza al Presidente Giorgia Meloni


Sono 2 anni che tento di parlare col Prefetto, Dr. Carlo Torlontano, ma ho l'impressione di scrivere a una persona che non parla l'italiano, perchè sembra che mi veda come un nemico da abbattere e che agisca per ostilità ed avversione, forse perchè non ho soldati al seguito, né sono protetto da un partito.

Domando:

👉quali diritti garantisce, a quale Governo obbedisce e quale Repubblica rappresenta, se, non potendo più contare sulla DIGOS, ha fatto chiamare il Comandante della Polizia Municipale di BN per farmi sequestrare i manifesti e per farmi allontanare dai militari, prima, durante e dopo la Festa della Repubblica?


👉Perchè ha abusato della sua comoda pozione di comando per scomodare le milizie armate e lasciare che i militari violassero l'art. 243 del codice penale, l'Art. 13 e l'Art. 21 della Costituzione?



(Clicca sulla foto e vai al video)


👉Avrebbe chiamato i militari, se fosse venuto a manifestare il Sindaco di Forza Italia, Arturo Leone Vernillo, o il Senatore di Fratelli d'Italia, On.le Matera, oppure i segretario provinciale della CGIL?

👉Avrebbe chiamato pure le milizie di Avellino e la Celere di Foggia, se sotto la Prefettura fossero venuti a mostrare i manifesti il Popolo delle Libertà, come dinanzi al Palazzo di Giustizia di Milano?



Lei è diventato complice degli illeciti che da 14 anni metto a nudo sui manifesti, altrimenti avrebbe già commissariato gli Amministratori comunali di Sant'Angelo a Cupolo. Invece di tutelare l'ordine pubblico, la legalità e la libera circolazione, appare evidente che in Municipio, in Prefettura e in Procura state proteggendo crimini e criminali.

(Clicca sulla foto e vai al video)


Lei è complice di un sistema delinquenziale, perciò spara con le armi che non sono sue, ma sono in dotazione dei soldati che lei comanda.

Se il Presidente Meloni se ne infischia, vuol dire che il Governo della nazione è morto.

Sant'Angelo a Cupolo, 27 giugno 2023

Attilio Paradiso