domenica 21 ottobre 2018



Lettera aperta al nuovo Prefetto di Benevento.
 
 Al Sig. PREFETTO di BENEVENTO
e per conoscenza:
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al MINISTRO DELL'INTERNO
AL MINISTRO di GIUSTIZIA


Ringrazio per la sollecita risposta, con la quale mi pare di aver compreso che avrei tradotto in diversi termini il significato delle Sue parole. Se avessi malinteso, Le chiedo scusa.

Contrariamente a quanto è accaduto con i Dirigenti che da 5 lustri hanno preceduto il Suo mandato, sono soddisfatto per aver attenzionato il Sindaco in ordine alla situazione legata alla pubblica e privata incolumità, anche se non mi è stata conferita la missiva n. 34521 del 15.10.2018, che, ove Le paresse conveniente, cortesemente chiedo di farmi pervenire in copia.

Qualora avesse convocato pure me, sono piuttosto certo che, nell'interesse della comunità, insieme alla S.V. e al Sindaco D'Orta avremmo risolto pacificamente non solo il problema dell'incrocio pericoloso, mettendo la parola fine ad una corposa, penalizzante ed onerosa lite giudiziaria, ma avremmo disimpegnato le Autorità di Governo del Paese e avremmo già risolto i problemi legati all'intransitabilità di Via Vallone San Nicola, sia sotto i profili tecnici e della sicurezza pubblica, che sotto gli aspetti economici più vantaggiosi, per l'Ente e per i cittadini. Se volesse, sono onorato di aderire all'invito.

Mi pare doveroso evidenziare, infine, che non Le ho chiesto di adottare poteri sanzionatori, perché so che non rientrano trai Suoi compiti di istituto, ma solamente di esercitare l'azione sostitutiva, laddove il Sindaco, la Giunta, i Funzionari Responsabili della Sicurezza e dell'Ufficio Tecnico Comunale rifiutassero per l'ennesima volta di operare secondo Giudizio, Legge e Coscienza.

Colgo l'opportunità per mostrare un brevissimo reportage del 2012, che probabilmente non ha visto, e farle ascoltare il commento di un giovanissimo ed impeccabile cronista: Emilio Spiniello.

Ringrazio e saluto cordialmente. 
Benevento, 20 ottobre 2018
Attilio Paradiso


domenica 14 ottobre 2018




Denunzia/querela contro Matteo Piantedosi e Ministro Salvini

Ill.mo PROCURATORE della Repubblica
presso il TRIBUNALE di BENEVENTO


Io sottoscritto Paradiso Attilio, nato a Casalbore il 18.2.1951 e residente nel comune di Sant'Angelo a Cupolo (BN), in Via Vallone San Nicola n. 2,

premesso che

1.         con lettera ipertestuale del 6 giugno 2018 informavo il Ministro, On. Matteo Salvini, sulle inadempienze dell'ex Ministro, del suo Capo di Gabinetto e di altri funzionari ministeriali, nonché sui fatti concernenti una travagliata vicenda giudiziaria, iniziata con una denuncia del 24 giugno 2009, contro il Comune di Sant'Angelo a Cupolo, e poi esplosa in parecchie querele per reati decisamente più gravi, commessi non solo dagli Amministratori passati e recenti dello stesso Comune, ma da vari Prefetti e Funzionari della Prefettura di Benevento;

2.      con mail certificata del 1 luglio 2018 informavo nuovamente il Ministro, il Capo di Gabinetto e il Presidente del C.M. sulle mancate risposte e chiedevo di essere ricevuto dall'On.le Salvini, senza tuttavia ricevere riscontro, né parlato, né scritto;

3.      con istanza del 17 agosto 2018 ai sensi della L. 241/90, non solo rappresentavo al Ministro la necessità di rispondere e di comunicare almeno il nominativo del "Responsabile del Procedimento", ma recapitavo la denuncia-querela contro l'ex Prefetto di Benevento, sporta per reati di depistaggio, reiterate omissioni e falso in atti di pubblico ufficio;

4.      con diffida del 19 settembre 2018 invitavo il Ministro a rispondere ai sensi della L. 241/90 e a riferire sulle eventuali attività amministrative intraprese nel frattempo. Inoltre, mi rendevo ancora una volta disponibile per un colloquio, proprio al fine di evitare la presente querela;

5.      al fine di scongiurare la presente azione penale, il primo di ottobre scorso mi sono recato per la quinta volta al Viminale, per tentare di essere ricevuto dal Capo di Gabinetto o da un funzionario delegato. Ma dopo un'ora di vani colloqui tenuti con due gentilissime agenti, ho dovuto desistere, atteso che ogni sforzo, volto almeno a sapere se il Dr. Piantedosi avesse conferito le informative di cui sopra al Ministro, si è rivelato del tutto inutile.

TANTO PREMESSO, CHIEDO

che venga accertata la verità e individuate le colpevolezze delle persone responsabili di aver rifiutato ogni risposta entro i limiti previsti dalla L. 241/90, attraverso l'escussione del Ministro dell'Interno e del Dr. Matteo Piantedosi, nella qualità di funzionario destinatario delle mail certificate trasmesse all'On.le Ministro Matteo Salvini e al Capo di Gabinetto stesso.

Il presente documento è depositato presso codesta Procura in cartaceo e su DVD, contenente questo testo (il cui nome e lo stesso di quello indicato a pie di pagina) e due filmati, raggiungibili anche attraverso i seguenti link: VIDEO 1 (26 min), attraverso il quale mostro i fatti accaduti dinanzi al Viminale, dal 26 al 28 giugno 2018,  e  VIDEO 2 (2 min), ove mostro il video messaggio registrato prima di lasciare il Ministero.

Con riserva di costituzione di parte civile per il risarcimento dei danni materiali e morali subiti in conseguenza della condotta dei due imputati, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento e mi riservo, ove fosse necessario, di produrre ulteriori elementi probatori a sostegno della presente denuncia-querela.

Qualora fossero accertate responsabilità a carico del Ministro Salvini, chiedo che venga richiesta l'autorizzazione a procedere al Parlamento, nel più breve tempo possibile, in quanto la reiterata azione omissiva dei Ministri che si sono succeduti nel tempo preclude diritti fondamentali, tutelati dalla Costituzione Italiana, a me e alla mia famiglia. Diritti per quali ho prodotto un numero ragguardevole di querele, tuttora al vaglio di codesta Procura, di vari GIP e della Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli.

Chiedo che siano condotte le indagini nel più breve tempo possibile, anche al fine di evitare ulteriori conseguenze dei reati.

Chiedo, infine, che Il PM mi dia avviso in caso di richiesta di archiviazione al GIP.

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Nota tecnica: ai sensi del Codice di Amministrazione Digitale e della disciplina europea, il presente testo è depositato in cartaceo con allegato DVD, contenente 2 filmati e solo questo file, atto a permettere la visualizzazione dei prodotti multimediali attraverso un PC collegato a Internet, tramite l'attivazione dei collegamenti ipertestuali (link) contenuti in questo documento.
Dichiarazione di responsabilità: consapevole delle responsabilità civili e penali che assumerei in caso di esibizione di documenti, foto e filmati non corrispondenti al vero, dichiaro che tutti i prodotti linkabili corrispondono esattamente agli originali.
Sant'Angelo a Cupolo, 5 ottobre 2018
Attilio  Paradiso
attilio.paradiso@pec.it