Integrazione esposto-denuncia del 4/10/2023.
Per meglio ricordare ciò che
spiegherò più avanti, suggerisco di ascoltare un video
di 3' e 22",
così sarà più facile tenere a memoria ciò che vedrete attraverso le immagini e che
ascolterete attraverso le narrazioni vocali del filmato.
Dopo 3 anni di vana attesa
per essere ricevuto dal Prefetto di Benevento, la Dr.ssa DE FEO, Capo di
Gabinetto in carica da circa 2 lustri, mi ha permesso l'accesso agli atti
concernenti le occupazioni abusive, invasive ed ostruttive del tratto stradale che
avete appena visto, avendo finalmente compreso che, per motivi giudiziari e di sicurezza
pubblica, l'autorizzazione va concessa con celerità, evitando di arrostire il
richiedente per 30 gg al sole o per 26 anni fuori dal Palazzo.
Dagli atti estratti dal fascicolo
e dalla corrispondenza epistolare intercorsa tra il Prefetto Torlontano e "svariati"
funzionari del Ministero dell'Interno, emerge che il Prefetto racconta
inesattezze e sottoscrive falsità con indubbia maestria, perchè omette di
riferire ciò che ha visto non solo attraverso il video, ma ciò che ha
letto da un elenco
ipertestuale di 15 certificazioni, tutte attestanti la pericolosità della
via, ove persino la Giunta e i tecnici comunali
attestano, dopo 16 anni di inerzia e
tantissime querele, che lo svincolo
di via Vallone San Nicola è pericoloso. Tanto emerge dalla Delibera
n. 21/2013 per la messa in sicurezza dello svincolo di via Vallone San Nicola.
In realtà, la via è tuttora tappata
da un muro sull'imbocco primario, ostruita da un fabbricato costruito sulla
sede stradale e da altre recinzioni abusive, mentre l'incrocio secondario non è
affatto conforme alle norme di sicurezza prescritte dal Codice della Strada. Sta
di fatto che, anche dopo l'allargamento dell'incrocio, i Tecnici del Servizio
Viabilità della Provincia non hanno inteso concedere il certificato di
idoneità; infatti così concludono con
la perizia n. 39742/2014:
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In maniera chiara e
incontestabile, pure 2 Collegi giudicanti del Tribunale, il CTU, il CTP, i
Carabinieri, il Sindaco Bosco, il Capotecnico Maioli e il Comandante della
Polizia Municipale di Sant'Angelo a Cupolo certificano che l'incrocio tra la SP18 e Via Vallone
San Nicola è pericoloso, non solo per il transito delle autovetture, ma
per i pedoni e per gli autocarri più lunghi della larghezza della Strada
Provinciale 18, che nell'incrocio è inferiore a 6 metri.
Tutti comprendono che un
camion di 12 metri non può mettersi di traverso ed effettuare manovre in piena
curva, su una strada larga appena m. 5,75, fatta esclusione del Prefetto, della
dr.ssa DE FEO e del Comandante Vetrone, che così conclude: "...via
Vallone San Nicola", nella sua configurazione attuale, non presenta
particolari elementi di pericolo per la transitabilità".
Perciò, il Prefetto annebbia la
verità, facendo leva sul rapporto forviante, controverso e accomodante commissionato
al Comandante Vetrone. Infatti, il Prefetto racconta in modo truffaldino le
vicende che da 14 anni denuncio vanamente alla Procura, al Ministro
dell'Interno e al Prefetto stesso, fino al punto di scrivere così:
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Secondo le SSLL è credibile
il Prefetto, la dr.ssa DE FEO e il dr. Alfano? Oppure credete a ciò che avete
visto nel video e a
ciò che hanno dichiarato tutte le
autorità con 15
certificazioni? Credete al dr. Torlontano o all'ex Prefetto Cappetta, che un
anno prima ordinò la "demolizione
delle opere abusive e la messa in sicurezza della via comunale", con prot.
44134 del 22/11/2021?
Ho scritto le denunce pure su
manifesti, che dal mese di maggio mi vengono sequestrati sistematicamente dal
Comandante della Polizia Municipale di Benevento, dr. Fioravante Bosco, con la
complicità del Prefetto e del Sindaco Mastella, perchè i sequestri avvengono
dinanzi alla Prefettura, perchè tramite PEC ho ripetutamente informato il
Prefetto e il Sindaco Mastella e perchè la sottrazione indebita di un ombrello,
di una sedia e dei manifesti comporta violazione del Codice penale e degli
Artt. 13 e 21 della Costituzione, se il sequestro non è stato comunicato all'autorità
giudiziaria e, quindi, non viene notificato con atto motivato del PM entro le
48 ore.
Ecco cosa scrivo sui manifesti che il Comandante Fioravante
Bosco mi sequestra:
Tre domande e chiudo:
- come fa
il Prefetto ad informare il Ministro Piantedosi e a fargli credere, senza
commettere reato di falso e depistaggio, che via Vallone San Nicola "non presenta alcun elemento di pericolo di
transitabilità", quando la strada è invasa da opere abusive, dall'imbocco
primario (tappato dall'ENEL da un muro abusivo) al secondo sbocco pericoloso?
- Se la
via comunale "non presenta
particolari elementi di pericolo per la transitabilità", il Comandante
Vetrone come fa ad attraversare in tutta sicurezza un incrocio posto in curva,
senza invadere entrambe le corsie di marcia, non con un autocarro, ma con la
gazzella della Polizia? Dr. Gratteri,
cortesemente gli fate vedere questo filmato più
movimentato?
- Appare lecito
il sequestro di un manifesto contenente una denuncia a cielo aperto? Oppure l'atto
di requisizione inibisce il dovere di denunziare un'illegalità, reprime gli
Art. 13 e 21 della Costituzione e pertanto andrebbe punito per abuso aggravato
di autorità?
Se 50 querele non sono bastate a convincere 12 Prefetti, svariati PM, il
Procuratore Aldo Policastro, 4 GIP, 2 Collegi giudicanti, svariati Questori e 2
Dirigenti della Polizia Stradale che le opere ostruttive di una via comunale
vanno sanzionate subito, vanno rimosse velocemente e poi punite a norma di
Legge, vuol dire che i suddetti dipendenti dello Stato si sono legati l'uno
all'altro, per difendersi dai manifesti, per mettermi in ginocchio, per farmi
passare per pazzo e per archiviare tutti reati denunziati, dall' esposto
del 2009 al cinquantesimo esposto del 2023.
Ben
sapendo che non tutti i funzionari dello Stato sono corrotti o corruttibili,
ancora una volta ho ritenuto di informare il Garante della Costituzione, il
Presidente del Consilio dei Ministri e il Procuratore più amato dagli italiani.
Copiando
e incollando le migliaia di pagine ipetestuali scritte finora, potrei scrivere
un E-book, non per recuperare ciò che ho perduto, ma per donare il ricavato a
chi ha perduto la fiducia nelle Istituzioni italiane.
Chiudo
questo ennesimo lavoro con una recente notizia di cronaca giudiziaria, che
premia non solo l'operato dei Giudici del TAR Campania, ma dà lustro ad Arturo
Leone Vernillo, il primo cittadino di un paesino viciniore al mio, che non
sovverte e non interpreta le Leggi, ma le osserva.
Sant'Angelo a Cupolo, 16 ottobre 2023
Attilio
Paradiso
attilio.paradiso@pec.it