Oggetto: Nota a seguito lettera
aperta del 16/1/2017 e deposizione
spontanea del 27.10.2016.
In
breve sintesi evidenzio che, se il Sindaco e il Responsabile dell'Ufficio
Tecnico del Comune di Sant'Angelo a Cupolo continuano indisciplinatamente a
delinquere e a disonorare i loro pubblici doveri, non è tollerabile che la
Dirigente preposta dal Ministero dell'Interno, Dr.ssa Paola Galeone, non
effettui l'azione di controllo sull'Ente locale e non assuma i poteri
sostitutivi di cui all'art. 54 del D.Lgs. 267/2000, in base a sua arbitraria,
accecante interpretazione della legge, peraltro supportata dal PM e dal GIP,
Dr. Flavio Cusani, il quale, sulla base di analoga interpretazione, ha
disposto l'archiviazione della mia prima querela
contro il Prefetto, l'ex suo Capo di Gabinetto e l'ex Comandante della Polizia
Stradale di Benevento.
Evidenzio
che per un reato molto meno grave di quelli denunziati dallo scrivente nel
corso degli ultimi 7 anni e mezzo, in pochi mesi i Magistrati del TAR, con Sentenza
n. 4280/2015, non solo hanno condannato il Comune di Sant'Antimo, per non aver
collocato i dissuasori di parcheggio nei pressi dell'abitazione del ricorrente,
ma hanno obbligato il Prefetto di Napoli ad assumere i poteri sustitutivi,
proprio in virtù dell'art. 54 del D.Lgs. 267/2000. Tale Sentenza,
pertanto, rende chiaro, palese e indifferibile l'obbligo di rimuovere con
urgenza le condizioni di pericolosità dalle strade urbane, gli ostacoli, le
ostruzioni e le recinzioni abusive, le case e gli alberi che impediscono alla
mia famiglia da 20 anni l'esercizio di diritti tutelati dalla Costituzione, dal
D.Lgs. 267/200, dallo Statuto dell'Ente e dal Codice della Strada.
Se I Magistrati del TAR, per ragioni di sicurezza pubblica,
agiscono rapidamente in virtù delle Leggi, non appare giusto, né tollerabile
che a Napoli leggono e traducono la legge in modo, mentre in Tribunale, in
Prefettura e nella Procura di Benevento la legge viene interpretata e tradotta con
lo sciacquone o con lo spazzolino da denti.
Tanto
predetto, Le chiedo di agire in tempi rapidi e di punire chi ha operato ed
ancora opera contro legge.
Distinti
saluti.