MEMORIE DIFENSIVE INDAGATO.
DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA': consapevole
delle responsabilità civili e penali che assumerei in caso di produzioni e
dichiarazioni non veritiere, assicuro l'autenticità dei link e le informazioni
contenute in questo documento multimediale.
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Io sottoscritto Paradiso
Attilio, nella qualità di persona indagata nel procedimento penale sopra
indicato, evidenzio che nell'informazione
di garanzia mi si contesta di aver incolpato e calunniato, "pur sapendoli innocenti", il
Procuratore Generale e l'Avvocato Generale della Corte di Appello di Napoli e
di aver trasmesso "una prima mail al
Presidente della Sezione Penale del Tribunale di Benevento, dr. Sergio Pezza".
Ma così non è:
Ø
perché, sapendoli innocenti, come avrei potuto denunziare i fatti al Giudice
monocratico, Dr. Sergio Pezza, se i due alti Funzionari dello Stato non
avessero commesso azioni illecite a mio danno?
Ø
perché non li ho calunniati con accuse disoneste, ingiurie, narrazioni false
e chiacchiere avventate. Ma, da imputato per reati e per fatti mai commessi, ho
denunziato le loro inadempienze e le loro responsabilità al Dr. Sergio Pezza, nel
corso di un'udienza dibattimentale, con elementi probatori evidenziati in 2 memorie difensive scritte in
ipertesto, come questo file;
Ø
perché non ho trasmesso più di una
mail al Dr. Pezza, ma nell'udienza dibattimentale del 4 maggio 2021 ho
consegnato al Giudice 5 pagine di memorie
difensive, concernenti il processo incardinato dal Procuratore della
Repubblica di BN contro di me, sulla base di deplorevoli falsità ed accuse
prive di fondamenta. Infatti, il processo è poi terminato con la Sentenza
n. 989/2021, ove il Giudice mi assolve così scrivendo: "il
Paradiso non è mai entrato nel Palazzo di Giustizia in dispregio al
provvedimento emesso dal Sig. Procuratore Generale in data 2 agosto 2019. Egli
si limitava ad esporre i suoi cartelli nell'area antistante il Palazzo di
Giustizia, rimanendo seduto nei pressi. Tanto hanno riferito tutti i testi
escussi. Pare quindi evidente che il Paradiso debba essere assolto. PQM, visto l'art. 530 del c.p.p., ASSOLVE Paradiso Attilio dai reati a
lui ascritti perchè il fatto non sussiste."
Se i fatti denunziati dal Dr. Policastro
non sussistono, significa che il Procuratore della Repubblica di BN mi ha
denunziato non una, ma 5 volte per fatti non veri e reati mai commessi. Perciò, pure il Procuratore Generale e
l'Avv. Gialanella hanno emesso 3 Ordini d'Autorità montati su falsità e
valevoli per i soli Uffici di Giustizia di BN, come i DASPO, ma a tempo
indeterminato, ritenendo di non essere
obbligati a notificare i provvedimenti, come se i più alti Magistrati della
Campania fossero esenti dal rispetto della Costituzione e la notifica fosse "ovviamente non dovuta" - leggasi
ultimi 3 paragrafi a pag 4 delle deduzioni sottoscritte dal Dr. Luigi
Riello e dall'Avv. Antonio Gialanella.
Il Giudice ha rigettato
tutti i capi d'accusa, perchè ha ritenuto veritiere le deposizioni di "tutti" i testi, le mie memorie
difensive del 4 maggio 2021 e l'integrazione che poi ho trasmesso al Dr.
Pezza con e.mail
del 6 maggio 2021, al fine di chiarire che i 3 provvedimenti restrittivi emessi
dai Funzionari della Procura Generale di Napoli
sono nulli, ingiustificati e ingiustificabili, perchè sono viziati da numerose contraddizioni, falsità ed eclatanti cause
di nullità.
Il Dr. Pezza ha
ritenuto di consegnare in Procura solo la seconda memoria difensiva e non pure
la prima. Cosicché il Procuratore della Repubblica, Dr. Aldo Policastro, mi ha
imputato di calunnia, ha iscritto il reato al RGNR ed avrà pure informato il Dr.
Gialanella e il Dr. Riello, sottacendo ovviamente il fatto che è proprio lui il
maggiore indiziato di falsità, attività vessatoria aggravata, mobbing e stalking
giudiziario, visto che le sue 5 denunzie
non sono bastate a farmi condannare e a paralizzare le mie inoffensive, legittime
e irreprensibili azioni di contestazione sui ritardi, sugli imbrogli, sulle
manipolazioni dei fascicoli e sui crimini della Procura della Repubblica di Benevento.
Nella Sentenza
del Dr. Pezza c'è scritto pure che il provvedimento "è
stato emesso dal Sig. Procuratore Generale in data 2 agosto 2019",
come del resto scrisse la Sostituta del Dr. Policastro, Dr.ssa Assunta Tillo, quando
l'8 agosto 2019 informò la Presidente del Tribunale, la Cosmopol S.p.A. e tutte
le forze armate, che tuttora non mi permettono di entrare negli uffici di
Giustizia di BN, se non accompagnato dai Carabinieri o dagli agenti di polizia
privata, perchè il divieto di accesso nei due pubblici Uffici è privo di limiti
temporali.
Appare
più che scontato, quindi, che il provvedimento restrittivo non è stato disposto
dall'Avvocato Generale, Dr. Antonio Gialanella, perchè la Dr.ssa Tillo attesta che
ha ricevuto l'ordine d'autorità dal Procuratore Generale, tant'è vero che l '8
agosto 2019 lo scrive in grassetto e ne ripete il testo in corsivo:
Occorre ribadire
che l'informativa della Dr.ssa Tillo non mi è stata recapitata, né da Lei, né
dal Procuratore, né dalla Presidente del Tribunale di BN, manco a seguito di richiesta
scritta ai sensi della L. 241/90.
è assolutamente necessario
sottolineare, altresì, che l'informativa della Dr.ssa Tillo è stata sottratta
dalle indagini eseguite dai Carabinieri ed è stata fatta sparire dal fascicolo gestito
prima dal Dr. Aldo Policastro e poi dal Procuratore Aggiunto, Dr.
Giovanni Conzo, che non ritengo possa essere colpevole di aver sottratto la
comunicazione della Dr.ssa Tillo dalle indagini, non solo perchè è da tutti
riconosciuto come Magistrato scrupoloso ed ancorato a solidi valori, come il
Dr. Sergio Pezza, ma perchè non avrebbe avuto interesse, né moventi, né alcuna
convenienza a distruggere l'informativa della Dr.ssa Tillo e a farla sparire anche
dalle scrivanie degli agenti della Polizia Privata addetti ai metal detector.
Infatti, il Dr.
Policastro non ha allegato al fascicolo il provvedimento che lui stesso avrebbe
richiesto al Procuratore Generale, né la sua lettera
del 29 luglio 2019 priva di protocollo, né
infine ha allegato il provvedimento firmato il 2 agosto dall'Avvocato Gialanella.
Di contro, in sostituzione dell'informativa diramata l'8 agosto dalla Dr.ssa
Tillo, il Dr. Policastro ha inserito
una terza Ordinanza firmata dal Dr. Riello, recante si lo stesso protocollo del
primo provvedimento, ma la data del 2 ottobre 2019.
Ecco il provvedimento firmato
dal Procuratore Generale:
VISTO questo provvedimento e la comunicazione
scritta 2 mesi prima dalla Sostituta del Dr. Policastro, domando
al PM e ai Funzionari che hanno condotto le indagini e sono pure stati
redarguiti dai superiori:
1) il Dr. Luigi Riello quali ragioni
aveva il 2 ottobre di firmare un provvedimento restrittivo simile al primo, se
il 2 agosto lo aveva già trasmesso a BN con lo stesso protocollo? come si evince:
> dalla informativa
firmata della Dr.ssa Tillo l'8 agosto 2019,
> dalle
indagini del Comando Carabinieri di Benevento,
>
da tutti i destinatari
dell'informativa diramata dalla Dr.ssa Tillo,
>
dalla richiesta
firmata 20 gg dopo dalla Presidente del Tribunale.
2) pare possibile che l'Avv. Gialanella abbia
emesso nel medesimo giorno lo stesso provvedimento del Procuratore Generale, con
lo stesso protocollo riservato dello stesso Ufficio, e che il Procuratore
Generale abbia firmato un'altra misura restrittiva 2 mesi dopo, simile nella
sostanza, ma diversa dalla prima?
3) le 2 memorie scritte che ho consegnato al
Giudice sono calunnie o sono notizie di reato?
4) Vi
siete accorti che la richiesta
scritta il 29/7/2019 dal Dr. Policastro non reca il codice a barre, né il protocollo della Procura di BN, ma include
tutte le falsità per le quali sono stato assolto dal Dr. Pezza?
Le discordanze
dei protocolli informatici e le numerose incongruenze non sono terminate,
perchè il provvedimento
del 2 ottobre reca il codice a barre della Procura di BN col protocollo n° 995, mentre 2 mesi prima il n° di
protocollo stampato lateralmente sulla comunicazione
trasmessa dalla Dr.ssa Tillo è 8175;
cosa che non può essere vera, in quanto tutte le procedure informatizzate
pubbliche assegnano numeri progressivi, perciò il protocollo n° 995 del 2 ottobre sembra essere stato artefatto da
funzionari poco esperti, in quanto dovrebbe superare di circa 2mila unità il n°
8175 registrato 2 mesi prima dalla Tillo.
Ad ulteriore
conferma delle ipotesi criminose che ho segnalato al Dr. Pezza il 4 e il 6
maggio 2021, tocca evidenziare che il Dr. Riello e l'Avv. Gialanella non
hanno notificato i provvedimenti, né a me né al Sig. Petriella, non
hanno conferito l'incarico ad altri
agenti di BN, non hanno permesso di visionare
gli atti, non hanno fatto sapere quali autorità di Benevento hanno chiesto la restrizione, per quali pratiche illegali è stato chiesto il provvedimento e perchè
mi è stato impedito di esercitare il diritto di difesa, prima dai richiedenti
Magistrati di Benevento e poi da quelli che hanno concesso il provvedimento.
Suppongo non sia
superfluo sottolineare che, seppure i provvedimenti fossero stati emessi congiuntamente
e sbadatamente dalle massime autorità del Palazzo di Giustizia di Benevento e della
Corte d'Appello di Napoli, tutte le disposizioni restrittive sono nulle,
illegittime, illecite e inefficaci per i seguenti motivi:
1) PERCHè le
restrizioni di libertà non mi sono state notificate nei tempi previsti dall'Art.
13 della Costituzione, in quanto i funzionari dello Stato si sono rifiutati con
supponenza, consapevolezza e dolo.
2) PERCHè mi è
stata inflitta una pena a tempo indeterminato che uccide la libertà e la
Costituzione; infatti
l'Art. 13 recita: "La
libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di
ispezione o perquisizione personale, né
qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto
motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla
legge, l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro
quarantotto ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle
successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni
effetto."
3) PERCHè disattendono
gli obblighi di lealtà assunti dai Dirigenti dello Stato, il Codice di Comportamento
dei Dipendenti Pubblici e la Convenzione Europea per i Diritti
dell'Uomo.
4) PERCHè i 3 provvedimenti
restrittivi sono limitanti del diritto di difesa dell'imputato.
5) PERCHè il
Procuratore Generale e l'Avvocato Generale non mi hanno consentito di prendere
visione dei provvedimenti restrittivi e di sapere chi li aveva chiesti, nemmeno
a seguito di istanza ai sensi della L.241/90, diffida ed esposto/denuncia
del 5/10/2019, che intanto è stato posto sul binario morto da tutti i destinatari,
come la denuncia-querela
del 2018 contro l'ex Ministro dell'Interno e il suo Capo di Gabinetto.
6) PERCHè il Giudice, attraverso l'escussione dei testi
indicati dal Dr. Policastro, ha scrupolosamente accer-tato che non ho commesso
reato, non ho mai ostacolato il lavoro negli Uffici, né ho messo in pericolo la
sicurezza delle persone e delle cose, avendo pure rinunziato a sentire i miei testi
e alla discussione finale.
Ma le anomalie, le
contraddizioni e le falsità che ho denunciato al Giudice non finiscono qua,
perchè, durante la prima udienza dibattimentale del 15/12/2020, il Dr. Pezza
chiese il provvedimento restrittivo al PM perchè, seppure essenziale per il
processo, non
era stato trasmesso dalla Procura. Cosicché, nella seconda udienza del
4/5/21, il PM esibì, con mio sommo stupore, la
restrizione firmata dall'Avv. Generale, che però reca lo stesso n° di
protocollo e la stessa data del provvedimento emesso dal Dr. Riello il 2 agosto
2019, come del resto scrive il Dr. Pezza nella Sentenza
989/2021 e come scrisse la Dr.ssa Tillo
ai destinatari della nota
informativa dell'8 agosto 2019, coerentemente registrata al n° 8175.
Sicché, 2 giorni
dopo aver consegnato le memorie difensive, fui obbligato a scrivere "una sola mail" allo scrupoloso Dr.
Pezza, al fine di fargli notare che i provvedimenti restrittivi erano del tutto
simili nella sostanza, ma viziati da imbarazzanti falsità e non poche,
grossolane ed accecanti contraddizioni.
Per visualizzare solo le incongruenze più evidenti, ora metto in
visione:
A) il documento emesso il 2 agosto
dall'Avvocato Gialanella;
B) quello emesso dal Procuratore Generale il 2/10/ 2019 col medesimo n° di protocollo del Gialanella;
C) l'informativa
con la quale la Dr.ssa Tillo attestava che era stato il Procuratore Generale ad
emettere il provvedimento ed informava tutti, tranne i principali destinatari
della misura restrittiva: io e il Sig. Michele Petriella.
Scartato
il provvedimento B), non resta che chiedere alla
Dr.ssa Tillo quale provvedimento ha ricevuto ed ha visto con i suoi occhi, tra
quelli emessi lo stesso giorno dall'Avvocato Generale e dal Procuratore
Generale, visto che le parole riprodotte in corsivo non sono quelle scritte dall'Avvocato
Gialanella, né dal Dr. Luigi Riello.
CONCLUSIONI
Se sono riuscito a spiegare che le
autorità operanti presso lo stesso Ufficio Giudiziario di Napoli sono
penalmente responsabili di aver prodotto lo stesso provvedimento restrittivo, con
lo stesso protocollo in due diverse date, solamente
sulla base di quanto hanno falsamente denunziato da Benevento - con
consapevolezza e dolo - il Dr. Aldo Policastro e la Dr.ssa Marilisa Rinaldi, senza
effettuare indagini, senza contestare gli addebiti, rifiutando la notifica dei
provvedimenti a me e al Sig. Petriella, ritenendo addirittura di non essere obbligati
a notificare le misure restrittive - leggere
ultimi 3 paragrafi pag. 4 - e se sono riuscito ad esporre i fatti in maniera
semplice e comprensibile,
chiedo AL PM
di annullare
l'imputazione a mio carico, di
incriminare i colpevoli e di essere interrogato.
Per quanto
succintamente esposto sin qui, chiedo di rieffettuare le indagini al
fine di appurare se sono colpevole di aver scoperchiato la verità o sono invece
colpevoli di falsità, travisamenti, mobbing e stalking giudiziario i funzionari dello Stato di
Benevento e di Napoli, che vicendevolmente coprono i loro misfatti con le falsità,
per fiaccarmi e farmi condannare per colpe, inflazioni e reati che non ho mai
commesso e perchè contesto gli errori, gli orrori e i ritardi della Giustizia compostamente,
disciplinatamente, con cartelli e manifesti, in corretto esercizio dei diritti
protetti dall' Art.
21 della Costituzione italiana,
senza disturbare
nessuno, né dentro, né fuori i
palazzi dello Stato, tanto a BN che ovunque ho difeso i miei diritti da solo, con leciti manifesti, una sedia e telecamere protettive bene a vista
dei poliziotti
chiedo, altresì, di operare non solamente alla
luce di quanto ho esposto sin qui, ma per quanto avevo già denunziato 7 mesi fa
al Giudice monocratico con le memorie
difensive, la mail
del 6/5/2021 e più di 30 link, che peraltro la Dr.ssa Clara De Cecilia dovrebbe
aver già visto al computer, perchè il 21/07/2021 ho consegnato tali produzioni
ipertestuali su stampa a colori e su DVD, all'agente che mi ha interrogato in
Questura di BN, Comm. Rosario Cilenti, poi aspramente redarguito dalle
superiori Autorità.
Giacché sono molto
provato, stressato, angustiato, demoralizzato, stanco per aver subito maltrattamenti,
vessazioni, arresti temporanei ingiustificati, un ASO abusivo e sommamente offensivo
e 13 denunce temerarie, e giacché sono stanco di fronteggiare persone senza
scrupoli e di denunziare reati senza raccogliere risposte dai Ministri di
Giustizia, dal CSM e da codesta Procura Generale, dichiaro di essere ancora
disposto ad essere interrogato, visto che con mail
del 21.10.2021 non mi è stata data la possibilità di illustrare al PM, solamente
con 3 fogli in mano, ciò che ho faticosamente spiegato con questo elaborato.
CHIEDO di interrogare il Sig. Michele
Petriella, perchè colpito dalla mia stessa restrizione per ragioni a me
ignote, e di interrogare la Sostituta
del Procuratore della Repubblica di Benevento, Dr.ssa Assunta Tillo, perchè
Lei sola ci può dire da chi e come ha ricevuto la misura restrittiva firmata
dal Procuratore Generale di NA, Dr. Luigi Riello, chi le ha commissionato
l'incarico di notificare il provvedimento alle sole forze dell'ordine, alla
Cosmopol S.p.A., al Questore di BN, alla Presidente del Tribunale di BN e per
quali motivi non mi ha dato il provvedimento quando gliel'ho chiesto, prima a
voce e poi per e-mail.
Se crede che io
sia colpevole, la prego di rinviarmi speditamente a giudizio.
Se invece ritiene
che io sia stato ingiustamente e ripetutamente accusato dal Procuratore della
Repubblica di Benevento e che questi sia colpevole di attività vessatorie mirate
ad annichilire, stressare, deprimere e fiaccare la mia persona, nonché
colpevole di stalking giudiziario, sottrazioni ed alterazioni di documenti dai
fascicoli processuali, falsità, mobbing e abuso d'Ufficio, CHIEDO di aprire un procedimento a carico del Dr. Aldo Policastro e
del Presidente del Tribunale di BN, Dr.ssa Marilisa Rinaldi, perchè anche Lei
ha istigato continuamente i poliziotti al fine di impedirmi l'esercizio della
libera espressione e si è raccordata col Dr. Policastro per farmi colpire da un
vile provvedimento restrittivo, sulla base di falsità, insinuazioni e
narrazioni non aderenti alla verità (v. richiesta
restrizione del Dr. Policastro senza protocollo della Procura).
CHIEDO, altresì, di incriminare il Procuratore Generale presso la Corte di
Appello di Napoli, Dr. Luigi Riello, e dell'Avvocato Generale, Dr. Antonio
Gialanella, perchè mi stanno tormentando e perchè da oltre due anni mi stanno
facendo apparire come un pericoloso pregiudicato, avendomi ingiustamente
privato della libertà di circolazione in ambienti aperti a tutti, avendo
disposto che fossi accompagnato dalle forze armate come un ergastolano, avendo
privato della libertà di espressione e persino della facoltà di difendermi da infondati
provvedimenti d'autorità, perchè ancorati sulle falsità denunciate dal Dr.
Policastro e dalla Dr.ssa Rinaldi, ma smentiti da loro stessi testimoni.
Infine, vale la
pena evidenziare che il Dr. Riello e l'Avv. Gialanella hanno acquisito
l'illecito provvedimento di Accertamento
Sanitario Obbligatorio di un Vice Questore di Benevento, con il quale
l'Agente di Polizia assumeva i poteri che la Legge delega al Sindaco e mi
sottoponeva a visita presso il Centro di Igiene Mentale, definendomi: "anormale,
farneticante, delirante, imprevedibile, minaccioso, aggressivo e riottoso ad
ogni forma di regola sociale", all'ignobile scopo di farmi passare per un pericoloso
psicotico. Evidenzio che pure la querela contro il Vice Questore ed altri
poliziotti invecchia, da oltre 3 anni, oltre i limiti concessi dal GIP e dal
cpp, presso il Sostituto Procuratore di BN (v.
mail di sollecito al PM del 25/6/2021).
Chiedo cortesemente alla Dr.ssa Clara De
Cecilia di porsi queste domande:
·
perchè
e a quale scopo il Dr. Riello e l'Avv. Gialanella hanno esibito l'ASO del Vice Questore Marino?
·
sarà
forse allo stesso scopo per il quale la Questura di BN mi avrebbe voluto screditare
e internare in una casa di cura e tortura come quella di Castelbuono?
·
perchè
non sono state esibite pure le risultanze dell'illecito controllo sanitario,
gli interrogatori degli specialisti e i 370 quiz a doppia negazione e risposta
multipla?
Ebbene, se Lor Signori
non hanno esibito le risultanze delle visite specialistiche, mi farò carico di
esibirle io, sempreché ricorresse la necessità di dimostrare chi ero e chi sono,
da dattilografo logorroico, da falegname, da elettricista, da muratore, da
manovale e da pensionato dello Stato incensurato.
In ogni caso chiedo
di essere informato via PEC, anche se intendesse avanzare richiesta di
archiviazione al GIP, per esercitare il diritto di opposizione.
Laddove fosse
necessario, mi riservo di esibire ulteriori elementi probatori, anche durante
l'interrogatorio.
Distinti saluti, buon
lavoro e buon Natale.
Sant'Angelo a Cupolo, 18 dicembre 2021
.