mercoledì 19 ottobre 2022

 

Diffida ad ADEMPIERE OBBLIGHI di LEGGE


nei confronti di:

 

·      Torlontano  Carlo, Prefetto di BN;

·      Maioli Nicola, Responsabile UTC di Sant'Angelo a C.;

·      Cataffo Diego, Sindaco del comune di Sant'Angelo a C;

·      Tornusciolo Antonio, Assessore all'Urbanistica e alla viabilità di Sant'Angelo a C.;

·      Biele Donato, Assessore al Decoro Urbano, al Demanio e al Patrimonio comunale.

 

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Io sottoscritto Paradiso Attilio, nato a Casalbore il 18.2.1951 e residente nel comune di Sant'Angelo a Cupolo in Via Vallone San Nicola n. 2,

premeTTO che

ho inutilmente chiesto alle SS.LL., ai Sindaci e ai Prefetti che si sono succeduti nei decorsi anni di mettere in sicurezza la via comunale Vallone San Nicola, di conformarla al Codice della Strada e di sgombrala dalle opere ostruttive realizzate sulla sede stradale stessa, anche perchè la via, pur conducendo dal cimitero di Pastene e a due aree fabbricabili, non è stata urbanizzata ai sensi della Legge n.10/1977 (Legge Bucalossi), non è transitabile con gli automezzi lunghi, o a pianale basso, ed è stata causa di ingenti danni per la chiusura della nostra attività produttiva.

Pure gli ex Consiglieri comunali di minoranza sono stati informati, tant'è che prima il  Geom. Felice Zampetti e poi l'Ing. Donato Biele hanno sollecitato i sindaci, gli assessori e gli ex consiglieri di maggioranza con apposite interpellanze scritte, poi discusse in Consiglio comunale.

Sicché, pur avendo pagato gli oneri di urbanizzazione per usufruire di una via conforme al Codice della Strada e ai Regolamenti Urbanistici locali, ancora oggi sono costretto a correre pericoli, a causare rischi per la pubblica incolumità e a transitare su una pericolosa mulattiera, illecitamente sottratta al pubblico demanio, abbandonata, ridotta a un vicolo ceco e privata dello sbocco sul cimitero. Infatti, per quanto la strada è classificata sullo stradario comunale come "via di interesse generale", non è percorribile dal cimitero verso il centro di Pastene e viceversa, cosicché l'unico punto di accesso al  mio  fabbricato  "risulta essere esremamente peicoloso a casua della scarsa visibilità, della forte differenza di quota esistente all'imbocco tra la strada comunale e quella provinciale, nonchè dalla scarsa larghezza dell'imbocco stesso. Per quanto sopra lo scrivente (clicca qui e leggi l'intera nota dell'ex Sindaco Egizio Bosco), anche al fine di prevenire eventuali pericoli per la pubblica e privata incolumità, invita codesta spettabile Amministrazione Provinciale a voler effettuare un sopraluogo, congiuntamente all'UTC, al fine di verificare la gravità del pericolo segnalato, nonchè ricercare la migliore soluzione per prevenire lo stesso."

(per ingrandire clicca sull'immagine)

Sta di fatto che l'ex Sindaco Bosco, dopo innumerevoli promesse verbali, disonorate pure dal successore, e dopo aver fatto eseguire un effimero intervento di allargamento dello sbocco dall'Ing. Maioli, non ha voluto tener conto della perizia effettuata dai tecnici della Provincia, secondo i quali "l'intersezione stradale è ancora pericolosa, perchè ubicata in curva" e pertanto i due ingegneri suggerivano "di programmare un intervento atto ad eliminare i rischi, spostando l'incrocio in zona di maggiore visibilità, a vantaggio anche dell'intralcio alla circolazione". In breve, suggerivano di far transitare gli autoveicoli attraverso l'imbocco adiacente il cimitero di Pastene.

Per le reiterate inadempienze, l'ex Sindaco Bosco e l'Ing. Nicola Maioli furono sottoposti a processo. Tuttavia, sono stati irragionevolmente assolti,  tanto è vero che la sentenza assolutoria fu magistralmente impugnata dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Dr. Giacomo Iannella,  con atto di impugnazione n. 599/2016.

Ma l'impeccabile impugnazione del PM non è stata discussa nel merito, perchè i reati contestati dal Dr. Iannella sono stati miseramente archiviati per prescrizione, dopo svariate cause di nullità occorse nel giudizio di primo grado ed architettati ritardi del processo in Corte d'Appello.

Alla luce di quanto ho brevemente narrato sin qui, va fatto rilevare che il Capotecnico Maioli, essendo stato informato degli sconfinamenti e non avendo sanzionato i colpevoli, si è reso responsabile dei mancati controlli, perciò è complice degli abusi commessi sulla via comunale, anche perchè non ha difeso il pubblico demanio dalle appropriazioni indebite operate dagli indigeni, né quelle commesse dall'ENEL, quando ostruì lo sbocco viario sul cimitero con un muretto e una cabina di trasformazione collocata sulla via comunale, anziché in zona viciniore al cimitero, com'era stato disposto con Delibera di Giunta n. 65/1995.



Clicca sull'immagine per ascoltare un documentario del tratto di strada comunale


La magistratura terrà conto che nemmeno il nuovo Sindaco, Rag. Diego Cataffo, e nemmeno i più freschi assessori, Ing. Antonio Tornusciolo ed Ing. Donato Biele, hanno tutelato il demanio pubblico e riaperto lo sbocco sul cimitero, ove i rischi per la pubblica incolumità e per la libera circolazione sarebbero del tutto eliminati, peraltro con una modica spesa, come sapientemente suggerivano i tecnici del Servizio Viabilità della Provincia di BN.

Come i vecchi Amministratori, anche quelli eletti lo scorso anno si trincerano in promesse verbali che non si sostanziano in azioni rapide, semplici e risolutive, tanto è vero che, pur avendo scritto numerose volte a loro e al Capotecnico Maioli, non ho ricevuto una sola risposta scritta, nemmeno alle istanze di accesso agli atti formulate ai sensi della L. 241/90.

Per stroncare lo scarica barile e lo spregiudicato rimbalzo di responsabilità tra gli organi politici e il Responsabile dell'UTC, il 4 ottobre 2022  ho registrato l'intero colloquio intrattenuto con l'Ing. Maioli, non solo per esibire una prova ai Magistrati, ma soprattutto per informare il Prefetto di BN, Dr. Carlo Torlontano, ed evitare un'ennesima denuncia nei confronti degli Amministratori comunali e nei confronti del Prefetto stesso, perchè la massima autorità di governo delegata alla sicurezza pubblica, alla legalità e al buon funzionamento della Pubblica Amministrazione dichiara che non può assumere i poteri sostitutivi, come se l'art. 54 del D.Lgs. 267/2000 escludesse l'obbligo di sostituire il Sindaco in caso di conclamata inadempienza ad eliminare le ostruzioni invasive dalla strada comunale, a sanzionare i responsabili degli abusi, a tutelare il demanio pubblico e ad eliminare i rischi di pubblica incolumità, che sono stati certificati con una dozzina di perizie di fattura pubblica tra le quali metto in evidenza quella effettuata dal  Consulente Tecnico d'Ufficio nominato dal Tribunale.

 

TANTO PREMESSO, DIFFIDO LE SS. VV. E chiedo

Ø  che il Sindaco e gli Assessori destinatari della presente redigano una Delibera di somma urgenza, al fine di sgombrare il pubblico demanio dalle opere abusive con immediatezza ed asfaltare la strada comunale in parola, dal primo imbocco sul cimitero di Pastene fino al secondo sbocco  sulla SP18;

Ø  che il Sindaco conferisca al Responsabile dell'UTC l'incarico di sanzionare i responsabili delle opere abusive, come previsto dal Codice della Strada e dal D.P.R. n. 380/2001, e di redigere un progetto per mettere a norma via Vallone San Nicola dalle due zone abitate fino al cimitero di Pastene, al fine di eliminare definitivamente ogni rischio per la pubblica incolumità;

Ø  CHE il Prefetto Torlontano si faccia interprete delle mie legittime richieste, vigili sull'operato degli Amministratori comunali e nomini un commissario, qualora il Sindaco non adempia tempestivamente ai suoi doveri entro la fine di questo mese.

Con riserva di costituzione di parte civile per il risarcimento dei danni subiti e subenti in conseguenza della condotta dei responsabili, mi riservo di produrre ulteriori elementi probatori a sostegno di un'eventuale azione giudiziaria, ove fosse necessario in caso di mancato adempimento.

Sant'Angelo a Cupolo, 17 ottobre 2022

Attilio  Paradiso



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