Contestazioni a seguito prefettizia n. 35343.
Presa visione del fascicolo presso
codesta Prefettura, sia pure nella parte ridotta che mi è stata mostrata dal
Capo di Gabinetto, emerge che Ella ha
chiesto parere all'Avvocatura Distrettuale dello Stato ed ha replicato le
stesse falsità riferite dal Sindaco di Sant'Angelo a Cupolo, senza però evidenziare
ciò che ha avuto modo di vedere attraverso le numerose certificazioni pubbliche,
le foto e persino i filmati che Le ho messo a disposizione, in formato
multimediale e su carta stampata a colori, sin dallo scorso anno.
Lei fa riferito che il tratto
stradale oggetto di svariati contenziosi penali trovasi "in piena
campagna" , quando invece la via Inizia dal cimitero con
un'apertura di oltre 10 metri, trovasi in pieno centro urbano, è mediamente
larga 5 metri lungo tutto il tratto invaso
dagli alberi, dalla recinzione
dell'unico fabbricato invasivo. E dopo 150 metri incrocia nuovamente la
parallela Via centrale del paese (via Regina Elena), che peraltro è di poco più
larga di Via Vallone San Nicola e che altresì cala in una doppia curva, molto angolata, senza marciapiedi, senza sufficiente visibilità da ambo i lati, senza
dossi di rallentamento, senza semaforo e attraverso una ripida discesa lunga
solo 9 metri e percorribile solo da un automezzo, perciò invalicabile dagli autocarri a passo lungo ed
estremamente pericolosa, sia per i pedoni che per il transito di modesti
autoveicoli.
Se, come Le ho invano pregato,
fosse venuto Lei e il suo camionista a vedere e a provare due manovre sul
posto, in entrata e in uscita dalla rampa, non avrebbe avuto bisogno di leggere
cosa dipingono gli specialisti, l'Ing. Di Matteo e il Sindaco pallista. E non
avrebbe dimenticato nulla.
Se avesse messo a confronto
la CTU
dell'Ing. Ernesto Faraone con la Consulenza
Tecnica d'Ufficio dell'Ing. Luigi Di Matteo, ovvero quella che ha esibito
all'Avvocatura, avrebbe agevolmente notato che sono diametralmente opposte,
come difformi, sintetiche e assai più chiare sono le certificazioni firmate dal
Comandante dei Vigili in pensione, M.llo Ugo Guerriero, e quelle redatte da ben
3 ingegneri dell'Ufficio Viabilità della Provincia di BN.
Tali atti sono regolarmente
presenti nella rimanente parte del fascicolo, ossia quella più corposa e più
remota che non mi è stata mostrata dalla Sua prima collaboratrice, ma che
comunque Le ho richiamato e fatto vedere sin dal quando Le ho cominciato a
scrivere, senza farle mancare nulla, con ogni attenzione e riguardo.
Come se avesse dimenticato
tutto, oppure come se qualcuno le avesse nascosto gli elementi più importanti,
come se un consigliere qualunque non le avesse ricordato ciò che le ho mostrato
attraverso i link e persino con le gigantografie che da 10 anni mostro in
piazza e sui network, o - infine - come se un abile marpione le avesse
impiantato in memoria tutte le notizie false al posto di quelle attendibili, ha
infine scritto che la via "risulta parzialmente occupata da immobili
abusivi", quando invece 30 metri più avanti del cimitero la via
comunale é sbarrata da un muretto (fatto
costruire dall'Ente in difformità a una delibera di
giunta),
ed è "interamente" occupata da alberi da
frutta, una lunga recinzione arborea,
da vegetazione spontanea e da un solo immobile abusivo assistito con fondi post
terremoto '80, che invece occupa la sede stradale per soli 2 metri.
Detta in breve, ha riferito all'Avvocatura dello Stato - oltre che al Suo Ministero - le stesse falsità riferite dall'ex Prefetto al Ministro Minniti e ai Magistrati, inducendo i destinatari in un magistrale zabaione, che Emilio Fede avrebbe definito in termini meno preziosi e meno odorosi.
Io non ho intenzione di
citare in giudizio pure Lei, e gliel'ho dimostrato, perchè sto pazientando da un
anno, e 22 da quando siamo stati costretti a chiudere una fiorente partita IVA
a causa di un misero pezzettino di via, illegalmente sottratto al demanio
pubblico da tre cafoni con la complicità di 3 amministrazioni comunali. Ma farò
di più, con Lei, col Sindaco pallone e con l'Ing. Di Matteo, se ancora perseverate
nel diffondere notizie non corrispondenti alla verità.
Chieda pertanto alla Dr.ssa
De Feo di mostrarle i link attraverso un PC connesso a Internet, e di farle ascoltare
il video messaggio che Le ho già trasmesso lunedì scorso tramite PEC, a Lei, al
Procuratore della Repubblica, al Ministro Salvini e al Ministro Bonafede. Basta
cliccare qui.
Avendo riportato tutto il
virgolettato del Sindaco e le sue risposte pinocchiesche, rischierà di
confondere e di avere risposte non rassicuranti pure l'Avvocatura, perchè ha
messo in primo piano e dato credito alle balle di paglia del Sindaco e delle
persone corrotte dal medesimo, che non sono affatto corrispondenti ai documenti
probatori redatti persino dallo stesso Sindaco nel corso di 8 anni di mandato, e
men che meno sono corrispondenti ai documenti redatti dai tecnici comunali e quelli reperibili al Catasto, in
epoca assai remota ai fatti denunciati e in epoca corrente.
Non aggiungo il superfluo, ma
offro a Lei e all'Avvocatura la possibilità di leggere l'opposizione
alla richiesta di archiviazione
di un recente procedimento penale, che ha visto cadere nelle trappole di un pupazzo
anche un laborioso ed onesto Sostituto Procuratore. Suggerisco di non stampare
le 9 pagine, ma di leggerle sul PC, dopo aver cliccato sul testo blu.
Benevento, 26 giugno 2019 Attilio Paradiso
P.S.: Se avesse visto almeno questa carrellata di foto "narrate" in un filmato di 3 minuti, oppure questo video di 4 minuti, non avrebbe perso mezzo milione di minuti di lavoro e di soldi pubblici per dettare migliaia di parole alle Sue collaboratrici senza concludere niente.