lettera aperta al PREFETTO di Benevento
e agli AMMINISTRATORI vecchi e nuovi di Sant'Angelo a Cupolo
A 18 mesi dalla caduta di un alberello e mezzo camion di fango sulla
Provinciale 18, non biasimo gli indigeni per il disinteresse ai problemi della
comunità, per il degrado diffuso, per le intemperanze di qualche primo cittadino e per
le indecenze che affliggono le strade comunali e l'area cimiteriale di Pastene,
Anzi, ringrazio il Servizio Viabilità della Provincia, per aver arredato la
SP18 con un cesso chimico, utilissimo per le emergenze, per accogliere i bisogni
impellenti e gli scarichi non sempre ortodossi degli utenti incontinenti della
strada.
Solo cinque domande :
1.
Vi sembra tollerabile
che da 18 mesi la strada principale per Pastene e il Municipio di Sant'Angelo a
Cupolo sia stata arredata con un cesso, quattro transenne ed un semaforo, che peraltro obbliga gli autoveicoli
a passare sotto una presunta franetta?
2.
Le persone che
abitano in Via Capasso Torre o in via Vallone San Nicola hanno la stessa
dignità, gli stessi diritti e gli stessi
doveri dei cittadini che abitano a Bologna, in Via Ugo Bassi? O devono sentirsi
forestieri nel paese dove sono nati, dove hanno scelto di lavorare o dove hanno
scelto di vivere?
3.
Sapete quanto costa al privato e allo Stato la
chiusura delle attività produttive? E quanto costa il semaforo sulla
SP18? E quanto costa al paesello la strettoia che da 7 anni marcisce e incombe sul centro di Pastene?
4.
Vi pare normale che i
responsabili del pubblico demanio abbiano abusivamente chiuso una strada di
interesse generale per 25 anni, causando la morte di una partita IVA e permettendo l'occupazione di Via Vallone San
Nicola con ogni genere di illegalità?
5.
pensate che i
bolognesi sarebbero rimasti silenziosi, se i loro amministratori avessero
lasciato marcire un vecchio rudere sul corso principale di Bologna? Oppure,
ritenete che i genovesi sarebbero rimasti nelle loro case, se avessero
dovuto ancora attraversare il fiume sulle macerie del ponte Morandi?
Si da il caso che io pago le tasse e le
imposte come qualunque altro contribuente italiano e non sono diverso dal
Prefetto, dal Sindaco, dai genovesi, dai bellunesi e dai bolognesi. Perciò, accertata
la venticinquennale negligenza delle SSLL, pavimenterò via Vallone San Nicola a mie
spese, a colpi di sega, pala e piccone, da casa fino allo sbocco ostruito del cimitero
di Pastene.
Ovviamente, non pagherò più le imposte
comunali, fino alla compensazione dei danni subiti e dei costi che documenterò.
Sant'Angelo a Cupolo, 2 giugno 2022
attilio.paradiso@pec.it
Via Vallone San Nicola 2