domenica 12 febbraio 2023

 Una storia di ordinaria follia

per il Capo di Gabinetto e per il Prefetto di BN.


Per la cortese attenzione Sua e del Prefetto, trasmetto un video tratto da un servizio giornalistico, realizzato qualche anno fa; un cortometraggio che invito a vedere e ad ascoltare attentamente attraverso questo link.

Vale la pena mettere in risalto che la nota giornalista definì i fatti narrati nel video "una storia di ordinaria follia", mentre pare che il Prefetto Galeone, il Prefetto Torlontano e un vice questore abbiano visto non solo in me lo squilibrato, ma in tutti quei professionisti pubblici che, contrariamente ai comandanti della Polizia Stradale incaricati dai summenzionati Dirigenti, hanno certificato che Via Vallone San Nicola non può essere percorsa dai TIR, né dalle autovetture, né dalle biciclette, né dai bambini, se non a rischio di incorrere in incidenti gravi, come quello occorso a un giovane motociclista di Pastene.



Tengo ad evidenziare che il Prefetto, con lettera prot. n. 78062 del 20/10/2021, in buona sintesi mi faceva intendere che non riteneva affidabili le attestazioni di rischio rilasciate dallo stesso Comune di Sant'Angelo a Cupolo, dal Servizio Viabilità della Provincia di BN e nemmeno la perizia del Consulente Tecnico d'Ufficio, scrupolosamente incaricato dal Presidente del Tribunale prima di un processo, ma riteneva valide ed attendibili le dichiarazioni sottoscritte a cuor leggero dal Comandante Vetrone, a cui il Dr. Torlontano aveva affidato il compito di effettuare un'ennesima perizia, poi tradottasi in una mera carrellata di foto e in una lacunosa attestazione, secondo la quale "i transiti dei frontisti non generano una rilevante mole di traffico e che, se si adottano le comuni precauzioni richieste dalla confermazione dei tratti della stessa [via Vallone San Nicola] nella configurazione attuale non presenta particolari elementi di pericolo per la transitabilità".

In breve parole il Comandante Vetrone azzera decine di perizie, accontenta il Prefetto Torlontano e certifica che la via comunale è transitabile, è sicura e non presenta alcun rischio per la circolazione stradale. Cosicché il superiore Dirigente della Prefettura scrive che, "per tutti i suddetti, rilevati motivi, non dispone di alcun potere sostitutivo o coercitivo nei confronti dell'Amministrazione comunale per gli interventi richiesti", da me e da tutte le autorità statali chiamate in causa dallo scrivente.

Tanto ho inteso ricordare, quando rimane ancora qualche ora per ravvedersi e mettere la parola fine alle denunce e alla trentennale telenovela.

Mi permetto di suggerire a Lei e al Sig. Prefetto di effettuare un sopraluogo con l'autovettura di Stato, oggi stesso, senza l'ausilio si sottoposti esperti, oppure con un istruttore di guida sicura su incrocio viario posto in piena curva, con scarsa visibilità, su due strade prive di marciapiedi, prive di dossi di rallentamento, ad elevato dislivello, ad elevata angolatura e con gli specchi appannati dalla pioggia o dalla nebbia.

Secondo Lei, le norme di sicurezza prescritte dal Codice della Strada e dai manuali tecnici per la messa a norma delle vie comunali sono meglio conosciute dal Comandante Vetrone o dagli ingegneri del Servizio Viabilità della Provincia di Benevento e dall'ingegnere redattore della Consulenza Tecnica d'Ufficio?

Sant'Angelo a Cupolo, 9 febbraio 2023

Attilio Paradiso