CRIMINI CONTRO LA LIBERA CIRCOLAZIONE
E LA LIBERTÀ D'IMPRESA
Una banda di collusi, protetti dai Sindaci e dalla dolosa permissività dell'Ufficio Tecnico, ostruisce una strada comunale con un fabbricato, alberi, recinzioni e reticolati abusivi, facendo si che i grandi mezzi di lavoro non possono più raggiungere i nuovi magazzini della Famiglia Paradiso, che pertanto è costretta a chiudere l'onorata attività produttiva di famiglia.
la vicenda giudiziaria
Lo scrivente denunzierà ripetutamente gli
Amministratori comunali, i Prefetti e i Magistrati, per l'inerzia, i ritardi,
gli errori, gli orrori, le sparizioni di atti nei fascicoli processuali, le
falsificazioni e le numerose prescrizioni causate dai magistrati. Ma i pubblici
funzionari del Comune, della Procura e della Questura mi querelano 12 volte, mi
sottopongono a vessazioni, arresti, limitazioni di libertà d'espressione,
stalking giudiziario e mi rinviano a giudizio, anziché demolire le opere
abusive, sciogliere il Consiglio comunale e punire il Sindaco, l'Assessore
all'Urbanistica e il Capo dell'Ufficio Tecnico.
Operando in abuso d'ufficio, un vice questore mi sottopone
ad Accertamento Sanitario Obbligatorio presso il Centro di Igiene Mentale di
BN, descrivendomi come "anormale, farneticante, delirante,
imprevedibile, aggressivo, disobbediente e riottoso ad ogni forma di regola
sociale". Accetto di farmi
analizzare. Cosicché, dopo i controlli specialistici e 370 test posti con
domande a doppia negazione e a risposta multipla, gli specialisti del CIM mi ritengono razionale, equilibrato, capace di
intendere, di volere e di difendere i miei e i diritti dei più deboli.
Il Presidente del Tribunale e il Procuratore della
Repubblica di Benevento, indispettiti dalle mie perseveranti contestazioni,
prima scritte e poi esercitate attraverso manifesti visibili da lontano, mi fanno interdire
l'accesso al Palazzo di Giustizia dal Procuratore Generale, senza però
notificare il provvedimento, senza nominare il difensore d'ufficio e senza
concedermi la facoltà di visionare gli atti posti a sostegno dell'anomala
misura restrittiva di libertà. Ma non finisce qui, perchè subisco molteplici
processi montati sulle menzogne e sulle false testimonianze di poliziotti e
funzionari dello Stato.
Si vuole denunziare che:
1) se la Magistratura, la Questura e il Prefetto di Benevento proteggono la politica locale e chi viola le leggi, non solo tradiscono la Costituzione ed il suo Garante, ma uccidono i diritti fondamentali dell'uomo e l'economia, specie quella del Meridione d'Italia.
2) se per un ventennio qualcuno smista la Sua posta a un dormiglione qualunque del Quirinale, tradisce non solo il Garante della Costituzione italiana, ma pure chi ha eletto il Presidente della Repubblica e il Popolo Sovrano.
Roma, 30 giugno 2021
attilio.paradiso@libero.it
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