giovedì 22 maggio 2025

 INFORMATIVA 

del Comune di Sant’Angelo a Cupolo.

Dopo aver letto il procedimento linkabile in oggetto, comprenderete che è stato concepito dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico, ma non potrete intuire che l’azione vessatoria di rivalsa è stata concertata in Municipio con giuristi e con volponi, per presunti” illeciti edilizi, né potrete sapere i motivi per i quali non sono state chiarite le cause del trentennale disinteresse dei danneggiati dai miei “presunti” illeciti, perché il danneggiato denuncia il fatto subito, non dopo 30 anni. Tuttavia, se leggete attentamente, capirete alla fine.

Essendo stato obbligato a traslare un fabbricato per rispettare i 4 confini fissati dal defunto geom. Giovanni D’Agostino e le pretese di tutti i confinanti, domandate all’ing. Nicola Maioli: chi è il danneggiato?

Giacché posso rientrare tra un mese, non mancherò di interrogare il Responsabile del Procedimento in Municipio, ma con due Agenti di PG scelti dal PM e armati di telecamere e registratori vocali, in quanto non vorrei finire in Tribunale per presunte minacce contro l’ing. Nicola Maioli e i suoi congiunti, oppure per presunte calunnie e intimidazioni ad altri funzionari o per presunte interruzioni del servizio pubblico, come realmente è accaduto, dal mio primo esposto del 2009 fino al 3/10/2023, quando il Presidente del Consiglio Comunale, per una brevissima domanda, mi denunciò e mi fece rinviare a giudizio immediato sulla base di notizie di reato pompate con aria malsana, che tuttavia ho sgonfiato in processo, come ho sgonfiato tutte le querele  velenose gonfiate dal Maioli e dal defunto Sindaco Vicerè, con assoluzioni limpide e irrevocabili.

Non appare vano ricordare alle SS.LL. che l’ing. Nicola Maioli, diversi funzionari comunali e tutti i sindaci sono stati già segnalati alla Procura per numerosi illeciti penali, depistaggio, reiterate omissioni in atti obbligatori di pubblico ufficio e per falsità materiali, ideologiche e deposizioni non veritiere ai magistrati.

In merito al procedimento in oggetto, forse le SS.LL. non sanno che il Maioli ha controllato i grafici di progetto e le volumetrie del mio fabbricato in ogni minimo dettaglio, comprese le pozzette della rete fognaria, non il mese scorso, ma 32 anni fa, nel 1993. Perciò, non avrebbe dovuto concedere l’autorizzazione a costruire, se l’area fosse stata inedificabile o avesse avuto vincoli diversi da quelli riportati nel Piano Regolatore e nel Regolamento Urbanistico di zona. Infatti, a più breve distanza dal cimitero di Pastene, esistono altre unità abitative, edificate in tempi recenti e remoti, come in quasi tutte le frazioni del paese.

L’ing. Maioli contesta anomalie che, se ci fossero state, andavano controllate prima di farmi costruire, prima di farmi pagare gli oneri di urbanizzazione per una strada che non è stata mai urbanizzata, o quando nel 1997 ho chiesto, con regolare progetto, di recintare il fabbricato e di accertare i confini con la strada comunale, dalla quale mi sono allontanato ben oltre i 60 cm. suggeriti dal tecnico accertatore (Arch. Papa). Infatti, l’ing. Maioli sa, perché li ha misurati, che ho donato circa 90 m2 alla via comunale ed altro terreno ai confinanti dei fondi viciniori, pur di allargare la strada comunale da 5 a 8 metri, di generare un parcheggio esterno al fabbricato, di consentire il transito dei TIR dal cimitero a casa e di non accendere conflitti con gli indigeni, né con gli usurpatori di suoli pubblici e privati, che invece il capotecnico protegge da 30 anni.

L’ing. Maioli sa che l’edificio è conforme ai grafici di progetto e della Concessione Edilizia.

L’ing. Maioli sa che il fabbricato è stato accatastato dal geom. Fabrizio D’Orta, regolarmente abilitato all’esercizio della professione di Assessore, Sindaco, Specialista e Pallonaro. E sa pure che ho denunziato svariate volte gli Amministratori comunali, anche perché il geom. Fabrizio D’Orta, al tempo Assessore all’Urbanistica, fece l’errore colposo, o forse doloso, di accatastare il fabbricato in difformità alla Concessione Edilizia, che invece ben conosceva insieme ai grafici di progetto; così come ha visto e misurato tutti gli ambienti interni ed esterni. Fabrizio ben sapeva, come Maioli, i Sindaci Egidio Bosco e Michele Viceré, che la “Ditta Paradiso Arredamenti di Pierro Anna” aveva cessato di esistere nel 1997, per l’oggettiva impossibilità di esercitare l’attività produttiva in magazzini non raggiungibili con gli autoarticolati, né con i camion di grande volume di carico, perché da entrambi i versi la via comunale è stata occupata e rubata, come in foto:

(clicca sulla foto per ingrandirla)

Visto che il Responsabile dell’UTC sa tutto di tutti, perché rompe a casa mia anziché in quella sua?

Avendo già pagato il geom. D’Orta con due assegni non trasferibili, gli ho vanamente chiesto di rettificare l’errore svariate volte, pure attraverso esposti, diffide e querele, anche quando iniziò a raccontare agli Agenti di P.G., ai Magistrati e al Prefetto le stesse panzane che l’ing. Maioli aveva già dichiarato alle medesime autorità, fino a quando disonorò la sua firma e quella del suo obbediente dipendente. (vedasi intesa sottoscritta e tradita dal Sindaco e dal Maioli e la pinocchiesca registrazione del Sindaco in Municipio).

Infatti, anziché riaprire la “vecchia strada comunale in disuso”, giorni fa è stata messa una  sul canale adiacente l’imbocco in disuso, otturato e usurpato di Via Vallone San Nicola.




L’Ing. Maioli farebbe bene a suggerire al collega Fabrizio di rett ificare l’accatastamento. Oppure potrebbe lasciar decidere ai nuovi amministratori quale destinazione d’uso volessero concedere all’immobile, perché noi non sappiamo più cosa farne di un casermone, che, invece di produrre benessere come avremmo voluto, dal 1997 produce solo reddito per gli stipendi comunali, per il PNRR e pesanti costi di gestione per una sola famiglia vessata, indesiderata, dimezzata e parzialmente emigrata nel Nord-Est.

Il Maioli dovrebbe sapere che nemmeno il PM può bastonare un pubblico ufficiale che rifiuta di fare il suo dovere, ma lo può rinviare a giudizio subito, come 17 Sostituti Procuratori hanno già fatto con me, quantunque non ho minacciato uno scassone, né un caprone col bastone, nemmeno quando il capotecnico ha falsificato una delibera di Giunta più remota della Concessione Edilizia, al fine di intorbidire le acque e per compiacere il Commissario e il nuovo Prefetto, perché pure il Commissario e l’ex Prefetto Torlontano hanno rifiutato di liberare una via ostruita da alberi, seminterrati, palizzate e recinzioni abusive.

Se vuole pacificare gli animi, limitare i danni e spegnere il fuoco, l’ing. Maioli farebbe bene a cessare l’attività omissiva, a cessare la perseverante attitudine a mistificare la verità, a riaprire il tratto iniziale di via Vallone San Nicola e a patteggiare la pena, perché solo così chiuderò la bocca, spegnerò i brutti ricordi, finirò di tormentare la Procura e porterò un manifesto con la sola parola F I N E dinanzi alla Prefettura.

Prima di andare…, il Commissario potrebbe togliere la P  , perché fa  P  iangere e ridere pure i morti.

Trasmetto la presente informativa, perché le SSLL assumano le responsabilità che la legge prescrive per la prevenzione dei rischi alle persone e alle cose, come ho già riferito al PM titolare del pp. 6028/2024/RGNR.

Belluno, 22 maggio 2025

Attilio Paradiso

attilio.paradiso@pec.it


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