Azione di contestazione pubblica.
Per garantire l'Art. 16 della Costituzione[1],
l'art. 1 del Codice della Strada[2]
e la circolazione sulle strade, in un solo anno a Genova è stato demolito e ricostruito
un ponte alto 90 m. e lungo più di 1 Km.
A due passi da Benevento, invece, per 24 anni la
Prefettura ha permesso che 3 sindaci - in palese difformità a una Delibera di
Giunta e alle leggi dello Stato - tenessero chiusa una via comunale lunga solo 100
m. e condizionassero la salute del mio cuore, il mio fegato, i diritti della
mia famiglia, la libertà di lavorare in un fabbricato costruito a norma su area
edificabile, lungo una strada che non è stata mai urbanizzata, come la legge italiana
impone.
Preso atto che la S.V.
non intende assumere le iniziative previste per legge, che non ha inteso manco rispondere
ai sensi della L. 241/90 e che non ha inteso spiegare, dopo innumerevoli
preghiere, quali impedimenti la costringono a rimanere nello stato d'inerzia,
comunico che mi asterrò dal cibo e dalla parola, tranne dai liquidi e dai farmaci
che mi tengono in vita, fino a quando sarà ripristinata la legalità, sarà
riaperto il primo sbocco della strada e saranno demoliti gli alberi, le
recinzioni e i muretti abusivi, che da 24 anni impediscono il transito sulla Via
Vallone San Nicola.
Tale restrizione volontaria
si è resa necessaria non solo per difendere i diritti inviolabili comuni ad
altri cittadini, ma anche per contestare le pesanti azioni vessatorie e le numerose
querele intentante contro di me dall'ex Sindaco Viceré, dal Funzionario
Responsabile dell'Ufficio Tecnico, dai Funzionari della Polizia di Stato e dal
Procuratore della Repubblica di Benevento, nella persona del Dr. Aldo
Policastro.
Sant'Angelo a Cupolo, 30
agosto 2021
[1] Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in
qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge
stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna
restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è
libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli
obblighi di legge.
[2] La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato.
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